domenica 14 luglio 2019

Le due facce della stessa medaglia

Venerdì scorso è stata una giornata frenetica tra giri per fare le analisi, poi di corsa al lavoro uscendo più tardi del solito in modo da recuperare il ritardo, e giusto il tempo di fare un salto a casa per darmi una rinfrescata e andare col mio lui a San Siro per assistere al mio secondo concerto dei Muse, nonché il primo all'aperto (qualche anno fa sarei dovuta andare allo Stadio Olimpico di Roma, poi il progetto andò a farsi benedire per ragioni che non amo ricordare). Che dire? Uno spettacolo fantasmagorico nel vero senso della parola... e non rimpiangerò mai abbastanza di aver scelto dei posti laterali rispetto al palco per spendere meno: da lì tutte le meravigliose invenzioni visive che arricchivano il sound potentissimo della band inglese ho potuto godermele solo di sguincio. Ci vorrebbe una recensione... ma non mi sento in grado di scriverla, quindi mi limiterò a condividere un link.
Dopo una serata tanto impegnativa – del resto non ho più vent'anni... mi sa che mi collocavo nettamente al di sopra dell'età media del pubblico – ci è voluto un weekend di assoluto relax per riprendermi. Stasera torno a postare, ma solo per condividere alcuni memi dedicati all'eccezionale grandinata che mercoledì scorso si è abbattuta su Pescara – si è parlato all'unanimità di chicchi grossi come arance – facendo danni a non finire alle auto (oltre a svariati feriti per fortuna non gravi). La mia famiglia ha abitato a Pescara per decenni, senza aver mai avuto a disposizione un garage, ma non ricordo che le nostre macchine abbiano mai riportato la benché minima ammaccatura da grandine.
Da un lato c'è il punto di vista di chi farà i soldi riparandoli, quei danni...


... mentre l'immagine qua sotto l'ha condivisa un mio amico assicuratore, facendo ciao ciao al cosiddetto rapporto sinistri/premi.


Per la giornata di ieri era stata diramata un'altra allerta meteo, e gli abruzzesi si sono affrettati a proteggere le loro vetture come meglio potevano. Ma alla fine, per fortuna, nulla di fatto.

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