giovedì 1 febbraio 2018

Povera Roma...

Alle ore 10:02 di martedì, sulla pagina Facebook ufficiale di Roma Capitale è stato pubblicato il post seguente.
Roma è tra le migliori città italiane per qualità dell’aria. Il Campidoglio ha reso noto che nel 2017 ci sono stati 26 sforamenti dei limiti imposti dalla legge alle polveri sottili, ben al di sotto dei 35 permessi dalla normativa. Anche nella classifica di Greenpeace, Roma presenta i dati migliori rispetto alle altre grandi città italiane per l'inquinamento da biossido di azoto (NO2) prodotto principalmente dai veicoli diesel. bit.ly/qualita_aria
Alle ore 13:16, sentendosi chiamata in causa, è arrivata a dire la sua con un commento Greenpeace Italia "in persona".
Smentiamo la lettura dei dati della nostra campagna di monitoraggio fornita dal Comune di Roma. Non abbiamo realizzato alcuna "classifica": abbiamo monitorato il biossido di azoto (NO2), tipico delle emissioni dei diesel, nei pressi di 40 scuole primarie e dell'infanzia nelle quattro città maggiormente colpite dall'inquinamento di questo gas. La scelta dei punti di monitoraggio è dettata dalla letteratura scientifica, che individua nell'infanzia la fascia della popolazione più vulnerabile agli effetti del NO2.
Nei 10 monitoraggi effettuati da noi a Roma i valori riscontrati sono sempre al di sopra della soglia indicata dall'OMS per la protezione della salute umana (40 µg/m3), con picchi di concentrazioni oltre i 100 µg/m3. Roma, secondo i dati di rilevamento della rete ufficiale ARPA, mostra costantemente - negli anni - livelli di inquinamento da NO2 superiori (in termini di media annua) ai limiti previsti dalla legge. Tra le 10 città italiane più popolose, i livelli di inquinamento da NO2 di Roma sono secondi (di poco) solo a quelli di Torino. Con la differenza che nella capitale risiede una popolazione tripla rispetto al capoluogo piemontese; e dunque è tripla la popolazione esposta agli effetti di questo gas classificato come cancerogeno certo. Non comprendiamo come, da tutto ciò, si possano pubblicare notizie confortanti sulla qualità dell'aria respirata dai romani.
[Ah, tra le risposte al commento non ce n'è UNA CHE SIA UNA che provenga dal profilo Roma Capitale]
Ho pubblicato gli screenshot a futura memoria, nell'eventualità in cui qualcuno decidesse di correre maldestramente ai ripari facendo sparire i contenuti scomodi... ma a questo punto sarebbe solo un autogol, dal momento che la Rete ha la memoria lunga. Al momento il post incriminato c'è ancora, ma il link diretto non funziona, chissà perché.
Questo "epic fail" a tutti gli effetti fa il paio con un video degno di Ah ma non è Lercio. Vi compare la sindaca Virginia Raggi la quale, parlando del suo programma sui rifiuti, tristemente noto tallone d'Achille della Capitale, rivendica con orgoglio la "rivoluzione" di averne modificato il nome. Adesso li chiama materiale post consumo, in nome delle tre R: riduzione, recupero e riciclo. Ma tanto sempre "monnezza" rimangono, è la cosa più carina che mi viene da dirle...

Nessun commento:

Posta un commento