martedì 13 febbraio 2018

All'insegna del menopeggismo

[Fino a pochi minuti fa non l'avrei mai detto, ma la parola menopeggismo esiste realmente...]
Fra venti giorni esatti dovremo recarci alle urne, e io sono sempre più pessimista sull'esito del voto. Siccome la mia rassegnazione non è tale da convincermi a disertare il seggio, in un certo senso adotterò la cara vecchia – e da molti deprecata – prassi di "votare il meno peggio". È vero che nessuno dei partiti in lizza mi convince appieno, ma alcuni mi fanno più paura – ebbene sì, paura – rispetto ad altri, e astenendomi non farei nient'altro che favorirli.
Chi votare? Siccome il voto è segreto, non ti dico come voterò io... ;-) ma soltanto che il test di Sky TG24 e il Partitometro di Repubblica – malgrado quest'ultimo contenga quesiti un tantino privi di senso, chiedendoti ad esempio quanto sei d'accordo con l'affermazione «Per me è importante essere ricco/a. Ambisco ad avere molti soldi e cose costose» (e vorrei vedere chi ha risposto «Fortemente in disaccordo») – hanno confermato la mia vicinanza al partito al quale avevo già intenzione di dare la mia preferenza.
L'utente Twitter @bermat ha fatto il reverse engineering del Partitometro di Repubblica, e il risultato è il semplice diagramma di flusso qui sotto (clicca per ingrandire e sgamare anche un refuso)...



... leggermente ampliato da @SantoWhisky che da quello qui sopra non si sentiva rappresentato, chissà in che senso. ;-)


Come si vota il 4 marzo? È spiegato tutto per benino in questo articolo de Il Post... comunque vale la pena di condividere un post pubblicato su Facebook da Luca Fois la scorsa settimana, in pieno clima festivaliero.
Per farvi capire le priorità della nazione, vi faccio notare che ci hanno spiegato più volte come si vota a Sanremo rispetto a come si voterà il 4 marzo.
[La vignetta di Altan che apre il post è tratta da @pazzoperrep]

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