lunedì 17 ottobre 2016

Tali e quali

In occasione del Premio Nobel per la Letteratura assegnato a Bob Dylan svariate testate online di una certa autorevolezza, cercando in Rete una foto che ritraesse il cantautore, hanno pescato quella qui sotto.


Il problema è che quello lì non è affatto Bob Dylan, bensì il comico Tullio Solenghi che lo imitava nel corso di una puntata dell'attuale edizione del talent Tale e Quale Show.
Non è la prima volta che i giornalisti cascano in un "tranello" analogo: sul quotidiano Libero la notizia della morte di David Bowie venne illustrata da una foto di... Kaspar Capparoni che lo imitava in una precedente edizione di Tale e Quale Show. (Venerdì scorso è toccato a una donzella, l'attrice Vittoria Belvedere, riportare idealmente in vita il compianto Duca Bianco)


[Verrebbe da dire che i responsabili di trucco, parrucco e costumi del talent show meriterebbero l'Oscar... ma secondo me la somiglianza non era così sconvolgente in nessuno dei due casi]
A proposito di vip che si somigliano come gocce d'acqua, il fatto che la somiglianza tra Giorgio Faletti e Peter Gabriel fosse tale da indurre i giornalisti a confondere le loro foto sembrerebbe solo una notizia di Lercio... eppure lo stesso Faletti raccontò in un'intervista che lo scambio era avvenuto per davvero, e ci scherzò su quando andò ospite da Serena Dandini a Parla con me con l'accompagnamento musicale di Elio e le Storie Tese.
Concludo accennando a un altro aspetto del quale i giornalisti professionisti hanno ben poco da vantarsi: in questo caso non si tratta di scarsa accuratezza nel confezionare le notizie, ma del fatto ancor più deprecabile di dare di proposito notizie dalla dubbia attendibilità, al solo scopo di racimolare il maggior numero possibile di click e conseguenti introiti pubblicitari. Trovo particolarmente condivisibile l'osservazione formulata da Andrea Sacchini commentando questo post di Paolo Attivissimo: «L'aspetto curioso della faccenda è che un certo numero di anni fa, quando ci fu il boom dei blog, nacque una polemica piuttosto accesa e con notevoli strascichi tra blogger e giornalisti, con questi ultimi che accusavano appunto i primi di essere dilettanti che pubblicavano qualsiasi cosa capitasse loro a tiro senza stare tanto a verificare e approfondire. Non era vero, ovviamente. Adesso la verità su chi fossero i veri bufalari è venuta a galla, e lo ammettono tranquillamente pure loro».

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