Fino a poco tempo fa non ero mai entrata in un punto vendita
Esselunga, società della grande distribuzione sulla quale sapevo ben poco se non che ci aveva lavorato la cantante
Giusy Ferreri prima di diventare, ahimè, famosa grazie a
X-Factor... ma da quando ho scoperto questa catena di supermercati operante quasi esclusivamente al Nord, con qualche propaggine in Toscana e poi giù fino ad Aprilia (LT), è stato amore a prima vista: qualità eccezionale e prezzi imbattibili. [Se c'è bisogno di una testimonial, fatemi un fischio ;-)] Il fondatore
Bernardo Caprotti ha saputo costruire un vero e proprio impero... ma nemmeno tutto l'oro del mondo può comprare l'immortalità, e così alla fine di settembre, una settimana prima di compiere la bella età di novantuno anni,
il mago di Esselunga – dal titolo del cortometraggio
markettoso come pochi celebrativo scritto e diretto dal premio Oscar
Giuseppe Tornatore – ha lasciato questo mondo. Poiché le sue vicende familiari – due matrimoni, dissidi coi figli riguardo alla gestione dell'azienda – erano ben note, la suddivisione dell'ingente eredità del Caprotti ha trovato ampio spazio sui mezzi di informazione. Oltre agli eredi legittimi, ha fatto scalpore il cospicuo
lascito a favore di
Germana Chiodi, assunta in Esselunga quasi mezzo secolo fa quando non aveva ancora vent'anni, e divenuta fidatissima segretaria e braccio destro di Caprotti: la bellezza di
settantacinque milioni di euro. Figuriamoci se le malelingue potevano astenersi dal fare viscide allusioni sulla natura del legame che è valso alla signora Chiodi un'eredità così generosa: segnalo solo le battutacce di
Satiraptus – ci si sono messi in tre per produrre un simile "capolavoro" – e
Soppressatira. Entrambe le pagine hanno respinto le critiche facendo appello al diritto di
satira... ma a mio parere la "vera" satira è ben altro, mentre questi sono solo squallidi pettegolezzi da osteria. E sorvoliamo sul fatto che in altri casi sono state delle donne a lanciare le frecciate più acide e invidiose (e tu sai
quanto mi secchi chiamare in causa l'invidia). Valentina Maran ha scritto per
Elle un
articolo nel quale demolisce le offese sessiste nei confronti di Germana Chiodi.
A proposito di Esselunga... giorni fa ci ho comprato due confezioni di pizza surgelata con farina integrale,
in offerta fino a ieri, e al momento di riporre la spesa, essendo a corto di spazio nel congelatore, le ho tirate fuori dalle scatole di cartone, tanto erano protette anche da un involucro di plastica. Al momento di preparare le pizze, però, essendo ormai le scatole andate in fumo per alimentare la caldaia a legna, non sapevo con esattezza per quanti minuti andassero cotte né a quale temperatura... ed è allora che mi è venuto in aiuto Google: ho trovato lo stesso tipo di pizza in vendita
sul sito di Carrefour, dove erano visibili tutti i lati della scatola, compreso quello posteriore con le istruzioni per la preparazione. Vabbè, anche senza sapere di preciso che bisognava cuocerle per 11/13 minuti a 180 °C in forno ventilato, avrei potuto ottenere lo stesso risultato tenendole d'occhio e controllando il completo scioglimento della mozzarella, come del resto ho fatto... ma oggi mi faceva piacere raccontare un piccolo aneddoto della serie "Un'aspirante casalinga in Rete"! :-)
[L'immagine che apre il post raffigura
John Lemon, il simpatico
personaggino che compare nel logo dell'
app di Esselunga]
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