sabato 8 ottobre 2016

#SaveTheDay

Manca un mese esatto alle elezioni presidenziali americane che decreteranno il successore di Barack Obama, il primo afroamericano a ricoprire (per due mandati) la carica di presidente degli Stati Uniti d'America. Chi sarà a subentrargli, il primo presidente donna (Hillary Clinton) oppure il primo presidente di colore... arancione (Donald Trump)? ;-)
Io, che per la moglie dell'ex presidente Bill Clinton facevo moderatamente il tifo già nel 2008, quest'anno sono dalla sua parte al cento per cento. I sondaggi elettorali ho quasi smesso di seguirli perché, ogni volta che sentivo che Trump recuperava terreno, avvertivo un dolore quasi fisico – a dire il vero trovo pazzesco che un individuo simile sia potuto arrivare così in alto... solo che poi ripenso al ventennio berlusconiano e non mi sembra più così assurdo, ahimè :-/ – ma a questo punto mi auguro che la diffusione del video risalente al 2005 nel quale Trump si lasciava scappare frasi vergognosamente sessiste assesti il definitivo colpo di grazia alle sue ambizioni di essere eletto.
Contro il miliardario americano il mondo dello spettacolo USA ha messo in campo un dispiegamento di forze che oso definire senza precedenti. C'è stato il video nel quale svariati attori famosi, tra i quali Robert Downey Jr e Mark Ruffalo, hanno invitato gli elettori ad andare a votare, facendo capire chiaramente a quale candidata vada il loro sostegno...



(qui il video sottotitolato dagli impagabili curatori di Italiansubs)
... poi c'è stato il ritorno di Will & Grace e compagnia, pure loro apertamente a favore di Hillary.



(Anche in questo caso Italiansubs aveva reso disponibile una versione sottotitolata, che però è stata rimossa, suppongo per questioni di copyright)
L'attore Robert De Niro ha speso nei confronti di Trump espressioni a dir poco inequivocabili... ma io trovo assai più incisive le parole del divo Kirk Douglas, il quale è figlio di emigrati russi, ha vissuto in prima linea la Seconda Guerra Mondiale ed è ormai prossimo a tagliare il traguardo del secolo di vita. Traduco il brano saliente...
Avevo 16 anni quando quell'uomo [non è difficile intuire a chi si riferisca Douglas, NdC] salì al potere nel 1933. Per quasi un decennio prima della sua ascesa fu deriso, non preso sul serio. Veniva visto come un buffone che non avrebbe potuto trarre in inganno una popolazione educata e civilizzata con la sua odiosa retorica nazionalista.
Gli "esperti" lo liquidarono come uno scherzo. Si sbagliavano.
[...]
Ho vissuto una vita lunga e buona. Non sarò qui per vedere le conseguenze se questo male metterà radici nel nostro Paese. Ma i vostri figli e i miei ci saranno. E i loro figli. E i figli dei loro figli.
Tutti noi aspiriamo ancora a rimanere liberi. È quello che sosteniamo come Paese. Sono sempre stato profondamente orgoglioso di essere americano. Nel tempo che mi rimane, prego che ciò non cambi mai. Nella nostra democrazia, siamo noi a dover prendere la decisione di rimanere liberi.
Pure il cast di Star Trek (quasi) al gran completo si è schierato contro Trump; nel fare il resoconto della cosa, Paolo Attivissimo ha scritto...
Trump è documentatamente razzista, complottista, antivaccinista, sessista, evasore fiscale, mentalmente instabile e totalmente incompetente in finanza, economia e politica, sia nazionale sia estera; Clinton no. Hillary è fallibile e imperfetta come qualunque essere umano: Trump è il riassunto volgare ed egocentrico di quanto di peggio l’umanità possa esprimere.
Provate a immaginarli entrambi nel ruolo di presidente. A quale dei due vi sentireste di affidare il controllo delle armi nucleari? A uno che si alza alle tre del mattino per twittare insulti a una ex Miss USA perché per lui è troppo grassa ed è di origini ispaniche, o a una che conosce la Casa Bianca da decenni e pur di presenziare alla commemorazione dell’11 settembre ci va con la polmonite?

Nessun commento:

Posta un commento