venerdì 27 febbraio 2015

Oggi menù di magro (?)

Nel corso di uno spettacolo di Marco Papa al quale ho assistito tempo fa, il comico pescarese ha sentenziato – magari non ricordo le parole esatte – che «Non sei di Pescara se non sai cosa sono i bummalitti». Io ero quasi sul punto di rinunciare alla cittadinanza... ;-) ma poi sono rimasta buona buona ad ascoltare la spiegazione: i bummalitti, termine italianizzabile in bomboletti o bombolini, sono i molluschi che conoscevo già col nome di lumachine di mare. Un paio di ricette per cucinarli le puoi trovare qui e qui. La seconda è praticamente identica a quella che ho ricopiato dagli appunti materni...
Prendere le lumachine
Lavarle tante volte
Metterle per alcune ore in acqua e sale
Con poca acqua farle bollire per pochi minuti
Lavarle ancora tante volte
In una pentola fare un sughetto con olio, pomodoro, aglio, rosmarino e peperoncino
[Ma non c'è l'ombra di una quantità precisa... grrrrr!!! ;-)]
Poiché in famiglia siamo soliti rispettare le tradizioni, il 18 febbraio, Mercoledì delle ceneri ovvero primo giorno di Quaresima, abbiamo osservato l'astinenza dalle carni, mangiando tra l'altro per l'appunto le lumachine. Ma io mi domando se per i cattolici del ventunesimo secolo abbia ancora senso – magari ce lo aveva all'epoca e nei luoghi in cui visse Gesù – rinunciare alla carne come forma di penitenza e mortificazione e preferirle il pesce, che oggigiorno è un alimento piuttosto prelibato e mediamente non proprio economico: oltretutto la stessa Chiesa Cattolica parla di «astinenza dalla carne e dai cibi ricercati o costosi»... eppure mi è capitato di vederne, di cattolici praticanti, andare a pranzo in ristoranti di pesce il Venerdì santo per onorare la ricorrenza (per la quale in effetti la norma prescriverebbe addirittura il digiuno).
[La foto che apre il post mostra il guscio di un mollusco non identificato che per sua sfortuna è (mal)capitato in mezzo alle nostre lumachine. Ho voluto ripulirlo e conservarlo, perché è troppo bello... no? :-)]

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