Uno dei punti più controversi del nuovo codice della strada fortemente voluto dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini – uno che quando svolge le sue mansioni fa rimpiangere le innumerevoli occasioni in cui perde tempo in faccende non di sua competenza – e appena entrato in vigore è quello riguardante l'assunzione di stupefacenti:
Con la riforma del codice della strada basterà un test positivo all’uso di sostanze stupefacenti per sospendere la patente di una persona: questo significa che potrà subire la sospensione anche chi non ha guidato in stato di alterazione, ma magari ha fatto uso di sostanze stupefacenti nei giorni o nelle settimane precedenti. Il THC, il componente psicoattivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana, può rimanere nell’organismo in concentrazioni molto basse e comunque rilevabili per diverso tempo: dipende dalla dose assunta, dalla frequenza d’uso e dal metabolismo individuale. Nella saliva può essere rilevato fino a tre giorni dopo l’ultima assunzione, nel sangue fino a tre settimane, nell’urina fino a un mese, nel capello fino a tre mesi.
Sulla guida in stato di ebbrezza non è cambiato granché rispetto a prima. Per quanto mi riguarda il medico che mi ha rinnovato la patente il mese scorso mi ha prescritto "zero alcol alla guida", in quanto sto prendendo dei farmaci per cui è sconsigliata l'assunzione contemporanea di bevande alcoliche. Comunque mi sono informata: se mi concedo un goccetto dovrebbero bastare poche ore, al massimo un giorno per risultare sobria a un eventuale alcoltest; il discorso cambia facendo test più specifici. Come al solito i consumatori di alcol, che può essere ben più nocivo per la salute e per la reattività al volante rispetto a qualche "canna" ma è un orgoglio del "made in Italy", possono stare più tranquilli di quanto dovrebbero...
Oggi su Facebook un mio contatto faceva notare – finora non ho trovato riscontri al riguardo – che l'assunzione di ibuprofene, principio attivo del farmaco prescrittomi dal medico che sto prendendo in questi giorni per i miei malanni di stagione, potrebbe generare falsi positivi per la cannabis. E un'altra "facciamica" friulana ha condiviso il link al comunicato dell'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) riguardo al rapporto tra riforma del codice della strada e articolo 187 del medesimo:
L’articolo 187 attiene alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope. Per la configurazione del reato e delle relative sanzioni il guidatore deve risultare positivo a specifici accertamenti eseguiti sui propri liquidi biologici, che possono essere generalmente eseguiti su: saliva; sangue; urine.
Non sarà invece più necessario appurare oltre a tale positività, anche il fatto che il guidatore si trovi in stato di alterazione psico-fisica determinato dall’assunzione di tali sostanze.
Inoltre si precisano i seguenti aspetti principali:
- le sostanze psicotrope (psicoattive), in grado di determinare effetti negativi sulle capacità di guida, comprendono anche molti farmaci che il paziente potrebbe assumere su prescrizione del medico. Anche se attualmente non è stata indicata formalmente una lista di tali farmaci, questi possono essere rappresentati, a titolo di esempio da: medicinali a base di morfina e sostanze analgesiche oppiacee; medicinali di origine vegetale a base di Cannabis; barbiturici; benzodiazepine;
- il fatto che il paziente assume tali sostanze su prescrizione medica non rappresenta una autorizzazione a guidare e quindi, in caso di esisto positivo degli accertamenti svolti, la prescrizione del farmaco non rappresenta un giustificativo rispetto all’ipotesi di reato;
- il fatto di non dover esse più dimostrato lo stato di alterazione psico-fisica del guidatore può determinare che, pur in assenza di effetti negativi per la guida derivanti dall’assunzione del farmaco psicoattivo, questi sia comunque chiamato a rispondere del reato previsto dall’articolo 187.
Si informa inoltre che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto la creazione di un tavolo tecnico con la finalità di stabilire eventuali deroghe/disciplina di dettaglio che consenta l’individuazione di eventuali ipotesi di non sanzionabilità per i pazienti-guidatori.
In questo momento, tuttavia, in attesa che si costituisca il tavolo tecnico e le eventuali previsioni cui dovrebbe giungere, rimangono valide le previsioni sopra esposte.
Questo mi preoccupa ancora di più perché, oltre all'ibuprofene che sto prendendo temporaneamente, sono mesi che assumo benzodiazepine, sempre dietro prescrizione medica, per combattere i miei disturbi del sonno; prendo 10 gocce la sera prima di andare a letto, e la mattina l'effetto è ormai svanito. Se non riuscissi a chiudere occhio, allora sì che diventerei un potenziale pericolo pubblico...
Nella deprecabile eventualità in cui dovessero sospendermi la patente, in pratica sarei f***uta, perché non potrei andare quasi da nessuna parte: sicuramente non al lavoro, visto che per il tragitto che devo percorrere non esiste un'alternativa praticabile alla macchina. Potrei fare ricorso, sì... ma quanto tempo ci vorrebbe prima che venga accolto? Non mi rimane che fare gli scongiuri sperando di non essere controllata – di solito nelle prime settimane dopo l'entrata in vigore di un decreto i controlli si intensificano anche a scopo propagandistico, poi si torna alla "normalità" – visto che l'unico modo per stare tranquilli è risultare del tutto negativi, mi sembra. Sarebbe tristemente ironico sentirmi dire «Sì, va bene, prendi questi farmaci, ma chi ci dice che non ti sia fatta pure una canna?», a me che non ho mai fumato nemmeno una sigaretta.
[Ogni volta che sento parlare di ibuprofene mi torna in mente questa canzone che invece vorrei tanto rimuovere dai miei neuroni... ;-)]
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