L'altro giorno su Twitter – eh no, non ho chiuso il mio account e, anche se non ci pubblico più nulla in nessuna forma da quasi un mese, ogni tanto mi capita di buttarci un occhio – mi è stato proposto, perché alcuni account che seguo avevano risposto o messo like, il tweet di una certa Paola Nurnberg.
Ringrazio tutte le persone che mi stanno dimostrando solidarietà e affetto, non credevo potessero essere così tante. La maggior parte del sostegno, tra l'altro, proviene da chi non mi conosce affatto e questo ha un valore ancora più grande. Non ho facebook, ma amici mi stanno facendo vedere i messaggi di supporto che transitano anche da lì ❤️
È bastata una googlata veloce per scoprire chi sia costei e cosa le fosse successo. Paola Nurnberg è una giornalista della RSI (Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana) che è stata licenziata per aver pubblicato il tweet seguente:
Il pensiero della destra (non solo in Italia) attecchisce perché non è elaborato. È semplice, è di pancia, fa credere alla gente di essere nel giusto e di non avere pregiudizi. Concima, insomma, l'ignoranza. Sta alle singole persone scegliere se evolvere, emanciparsi, oppure no.
La dichiarazione più esplicita che Ticinonline è riuscita ad "estorcere" all'emittente è stata «In linea di principio è importante sottolineare che esistono linee guida interne che devono essere seguite e rispettate da tutte e tutti i dipendenti della Srg Ssr». Comunque neppure il sindacalista che si è adoperato per il reintegro della giornalista la giustifica: «Ha sbagliato? Certo, non doveva scriverlo. Ma da qui a licenziarla... A questo punto bisognerebbe licenziare metà del personale della Rsi». E anche la diretta interessata appare pentita: «Le direttive erano chiare e io ho scelto certamente il modo e il tempo sbagliati per esprimere quel concetto, ma non mi è stata data la possibilità di riparare. Dopo la mail in cui mi si convocava a causa di questo post ho risposto immediatamente chiedendo cosa potessi fare. Non mi è stato più detto nulla». Nell'articolo che ho linkato si parla anche di molestie delle quali la giornalista è rimasta vittima in seno alla RSI, e in seguito alla cui conferma si sarebbero venuti a creare degli attriti.
Casomai te lo stessi chiedendo, il partito che ha vinto le elezioni federali del 2023 in Svizzera è l'Unione Democratica di Centro, che a dispetto del nome è un partito di destra, nazionalista e conservatore.
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