L'altroieri il mio "facciamico"
Cesare Di Trocchio, autore satirico per passione e insegnante di sostegno per professione (o forse è il contrario?), ha pubblicato su Facebook due battute sul medesimo fatto di cronaca:
Chieti, sostituiscono l’incenso in chiesa con la marijuana. Prete e fedeli in stato confusionale. 🎶 "Rasta qui con noi, il sole scende già." 🎶
Chieti, sostituiscono l’incenso con la marijuana prima della messa. Bellissimo quando il parroco ha esclamato: "Porgi l'altra ganja!"
È così che sono venuta a conoscenza dell'articolo
Sostituiscono l’incenso in chiesa con la marijuana, prete e fedeli finiscono in ospedale in stato confusionale. Un titolo che potrebbe far pensare a
Lercio, eppure la notizia è autentica. Beh, a dire il vero le cose non sono avvenute esattamente in questi termini: secondo l'
indagine di Bufale.net il titolo è fuorviante, perché non di
marijuana si è trattato bensì di un
cannabinoide sintetico, e i presenti non erano semplicemente storditi come chi si fa una canna – vado per sentito dire, non avendo mai fumato neppure una sigaretta – ma si sono sentiti parecchio male...
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