giovedì 20 dicembre 2018

Là dove il gas congela

Fa freddino, nevvero? Negli ultimi giorni le temperature minime qua in Brianza sono scese nettamente sotto lo zero, e ieri è pure nevicato, anche se oggi la sottile coltre bianca si era già dissolta quasi tutta... e meno male: la neve è splendida se la puoi ammirare da dietro il vetro della finestra, ma se devi andare in giro è un altro paio di maniche!
Se in Italia è arrivato l'inverno – a proposito, il solstizio è domani – altrove nel mondo le temperature possono essere ancora più rigide, e di parecchio: lo dimostra la fotografia di Kristina Makeeva che è stata pubblicata l'altroieri come Astronomy Picture of the Day con il titolo Methane Bubbles Frozen in Lake Baikal (Bolle di metano congelate nel lago Bajkal).


Ecco la traduzione della relativa spiegazione.
Cosa sono queste bolle congelate nel lago Bajkal? Metano. Il lago Bajkal, sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO in Russia, è il lago più grande (per volume), più antico e più profondo del mondo, con oltre il 20% dell'acqua dolce del pianeta. Il lago è anche un immenso deposito di metano, un gas serra che, se rilasciato, potrebbe potenzialmente aumentare la quantità di luce infrarossa assorbita dall'atmosfera terrestre, e quindi aumentare la temperatura media dell'intero pianeta. Per fortuna la quantità di metano che attualmente fuoriesce non è importante dal punto di vista climatologico. Non è chiaro cosa accadrebbe, tuttavia, se le temperature aumentassero significativamente nella regione, o se il livello dell'acqua nel lago Bajkal dovesse calare. Nella foto, le bolle di metano in risalita si sono congelate durante l'inverno nel ghiaccio eccezionalmente limpido che ricopre il lago.
Nel testo è linkato un video che ho trovato troppo bello per non dargli il risalto che merita "embeddandolo" qui sotto!

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