- Qualunque corpo sospeso nello spazio rimarrà nello spazio fino a che non verrà messo al corrente della sua situazione. Daffy Duck scende da un dirupo, aspettandosi ulteriori pascoli. Egli rimane fermo a mezz'aria, facendo un soliloquio irriverente, fino a che non gli capita di guardare in basso. A questo punto il familiare principio di 9,8 metri al secondo quadrato prende il sopravvento.
- Qualunque corpo in movimento tenderà a rimanere in movimento fino a che non interviene improvvisamente la materia solida. Che siano sparati da un cannone o durante un inseguimento a piedi, i personaggi dei cartoni animati sono così assoluti nel loro slancio che solamente un palo del telefono o un masso fuori misura può ritardare il loro movimento in avanti. Sir Isaac Newton ha chiamato quest'improvvisa cessazione del movimento la tregua del fantoccio. [?, NdC]
- Qualunque corpo che passa attraverso la materia solida lascerà una perforazione conforme al suo perimetro. Chiamato anche la silhouette di passaggio, questo fenomeno è la specialità delle vittime di esplosioni e degli sconsiderati codardi talmente desiderosi di scappare da uscire direttamente attraverso il muro di una casa, lasciando un buco perfettamente ritagliato. La minaccia di puzzole o di un matrimonio catalizza spesso questa reazione.
- Il tempo richiesto perché un oggetto cada giù di venti piani è maggiore o uguale al tempo necessario a chiunque lo abbia buttato via per precipitarsi venti piani più sotto e tentare di afferrarlo integro. Tale oggetto inevitabilmente non ha prezzo, e il tentativo di afferrarlo è inevitabilmente vano.
- Tutti i principi di gravità sono negati dalla paura. Le forze psichiche sono sufficienti nella maggior parte dei corpi affinché uno shock li spinga direttamente lontano dalla superficie terrestre. Un rumore spettrale o il suono distintivo di un avversario indurranno il movimento verso l'alto, di solito verso un lampadario, la cima di un albero o la cresta di un pennone. I piedi di un personaggio che sta correndo o le ruote di un'auto in corsa non devono mai toccare il suolo, specialmente quando in volo.
- All'aumentare della velocità, gli oggetti possono essere in più posti contemporaneamente. Questo è particolarmente vero per i combattimenti molto accesi, in cui la testa di un personaggio può intravedersi mentre emerge dalla nube dei litiganti in diversi posti contemporaneamente. Questo effetto è comune anche tra i corpi che ruotano o vengono strozzati. Un personaggio "strambo" ha la possibilità di auto-replicarsi solo a velocità maniacalmente elevate e può rimbalzare sulle pareti per raggiungere la velocità necessaria.
- Certi corpi possono passare attraverso muri solidi dipinti per assomigliare agli imbocchi delle gallerie; altri non possono. Questa incoerenza da trompe-l'œil ha sconcertato generazioni, ma almeno si sa che chiunque dipinga un ingresso sulla superficie di un muro per ingannare un avversario non sarà in grado di inseguirlo in questo spazio teorico. Il pittore è appiattito contro il muro quando tenta di seguirlo nel dipinto. Questo è in definitiva un problema di arte, non di scienza.
- Qualunque riordinamento violento della materia felina è temporaneo. I gatti dei cartoni animati possiedono ancora più morti rispetto alle tradizionali nove vite che potrebbero comodamente permettersi. Possono essere decimati, assemblati, allargati, piegati a mo' di fisarmonica, affusolati o smontati, ma non possono essere distrutti. Dopo qualche momento di maledetta autocommiserazione, essi si gonfiano, si allungano, schioccano indietro o solidificano. Corollario: Un gatto assumerà la forma del suo contenitore. [Sarà mica nata da qui, la bufala dei gatti bonsai?, NdC]
- Tutto cade più veloce di un'incudine.
- Le pistole, non importa quanto potenti, o non importa dove siano puntate, non faranno nient'altro che bruciacchiare la carne, soffiare via piume o risistemare becchi.
- Qualunque quantità data di esplosivo spingerà un corpo a miglia di distanza, ma ancora in un solo pezzo, carbonizzato ed estremamente irritato.
sabato 14 gennaio 2017
Quei cartoni falZi
Ero ancora piccola quando mi resi conto – ero una bambina piuttosto sveglia, io! ;-) – che molti dei cartoni animati che guardavo all'epoca, per quanto divertenti, non erano per nulla istruttivi su come funzionano realmente le cose nel mondo. Quell'illuminazione infantile ha trovato conferma di recente quando ho letto per la prima volta il testo The Laws of Cartoon Thermodynamics (Le leggi della termodinamica dei cartoni), che è in circolazione almeno dallo scorso decennio... comunque meglio tardi che mai! ;-) Ecco la relativa traduzione.
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