domenica 24 novembre 2013

Sul diritto alle cure compassionevoli

Leggo da NewsAbruzzo.it che «Una risoluzione sul metodo Stamina è stata approvata nel corso dei lavori del Consiglio provinciale di Pescara. [...] Il provvedimento è un invito al governo nazionale e in particolare al ministro della Salute affinché si attivi ulteriormente e in tempi brevissimi nella ricerca di soluzioni che possano garantire a tutti coloro che ne facciano richiesta, parallelamente alla sperimentazione scientifica e ai decreti legge, la possibilità di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina, sotto la responsabilità del richiedente, del medico prescrittore e del direttore del Laboratorio di produzione di questa metodica».
La gente vuole avere il diritto di curarsi con il metodo Stamina? Dopo aver letto questo articolo, potrei dire che ognuno deve avere facoltà di rovinarsi la vita come crede... ma non sono mica così cinica. Comunque voglio sperare che per garantire questo diritto non verranno stanziati soldi pubblici. Io vivo in una regione, l'Abruzzo appunto, che dopo il naufragio dell'amministrazione Del Turco si è ritrovata con un sistema sanitario allo sfascio, dove chi ha bisogno di sottoporsi a un esame medico deve pazientare mesi per farlo con la mutua, a meno di non avere la possibilità di farlo a pagamento, dove il centro in cui facevo riabilitazione motoria ha tagliato i fondi non rinnovando il contratto ad alcuni collaboratori e sospendendo le terapie a un sacco di pazienti, buona parte dei quali senz'altro più gravi della sottoscritta. Non mi diranno che invece i soldi per il metodo Stamina ci sono?!?!? Stiamo parlando di un trattamento la cui validità scientifica è stata messa seriamente in dubbio dal professor Umberto Veronesi, un medico che reputo di gran lunga più autorevole rispetto al "professor" Davide Vannoni, l'inventore di Stamina, il quale si definisce "neuroscienziato" ma in realtà è laureato in lettere e filosofia. Personalmente nutro un profondo rispetto e compassione nei confronti delle sofferenze dei malati e dei loro cari, e so bene che, per alleviare il dolore, si può essere disposti a qualunque cosa... perfino a rivolgersi ai maghi (e non lo dico tanto per dire, bensì per esperienza diretta). Ma troppo spesso, in passato, il sospetto che la disperazione di queste persone rappresentasse una fonte inesauribile di speculazioni (che non hanno nulla a che vedere con la compassione) è divenuto una triste certezza.
[L'infografica sul metodo Stamina è tratta da Giornalettismo, la foto di Davide Vannoni da Yourself]

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