martedì 26 aprile 2022

Le fettine di vitello e il tritacarne dei social

Da ieri fra i trending topic sui social ci sono delle fantomatiche fettine di vitello. Oggi ho chiesto lumi a un mio contatto che aveva tirato in ballo la questione ostentando ilarità, e lui mi ha risposto di cercare con Google. Poiché i primi risultati che ho trovato erano tutti ricette di cucina, ho provato ad aggiungere la keyword "virale", ed è saltato fuori questo video.

Avrei avuto molto da dire al riguardo, se non ci fosse chi lo aveva già fatto prima di me, probabilmente meglio di quanto avrei saputo fare io.

Sono stata lontana dai social per qualche giorno, oggi rientro e vedo che sta spopolando ovunque un video amatoriale, girato presumibilmente da una finestra o da un terrazzo, nel quale si riprende una donna ferma sul ciglio della strada, con le borse della spesa ai piedi che, visibilmente fuori di sé, fra una bestemmia e l'altra, sbraita al telefono: "Il vitello neanche ti va bene? Le fettine di vitello non ti vanno bene? Devi rispondere! Perché devo tornare alla Coop, sono carica di roba, le fettine di vitello non ti vanno bene? Rispondi!".
Intorno, gente che passa come se niente fosse, come se lei non esistesse neanche e non stesse sclerando di brutto.
Sotto al post, emoticons di grasse risate. Neanche un cuoricino di "supporto".
Vi fa molto ridere questo video? A me no, onestamente.
A partire da chi, infischiandosene della privacy e dell'etica, ha filmato un momento di smarrimento di una persona e lo ha divulgato in rete, credendo di fare il fenomeno del giorno. È reato, ciccio, se la cosa non ti fosse chiara.
Non migliore il comportamento di chi le è passato accanto, fingendo indifferenza.
Certo, il mondo è pieno di matti, meglio tirare dritto per la propria strada che fermarsi a metterle una mano sulla spalla e dirle:"Signora, non si agiti così che non le fa bene, c'è una soluzione a tutto", col rischio, magari, di beccarsi anche un manrovescio dalla stessa.
E tutte queste risate sotto al post (pubblicato da svariate pagine, oltretutto) me le spiegate?
Cosa c'è da sbellicarsi nel vedere una donna visibilmente esaurita, in preda a una crisi isterica probabilmente a causa (suppongo) di un familiare viziato e incontentabile che, con il suo atteggiamento menefreghista e strafottente, l'ha portata allo stremo e che la schernisce al di là del telefono, prima criticando la scelta del cibo acquistato e poi non degnandosi nemmeno più di risponderle, lasciandola a berciare come una squilibrata in mezzo alla strada?
Il mio concetto di comicità è un altro, questa scena mi suscita "pietas", non ilarità.
Ne usciremo migliori, dicevamo all'unisono due anni fa ad inizio pandemia. No, ne siamo usciti, se ne siamo usciti, esattamente per ciò che siamo: mediocri.

Mi limito ad aggiungere che, per quanto io sia una persona dallo spiccato autocontrollo, se qualcuno riprendesse un ipotetico ma non del tutto improbabile momento di debolezza nel quale io dovessi incappare in pubblico, e poi diffondesse le immagini sui social per prendersi gioco di me... beh, non ci voglio neppure pensare, a come mi sentirei se venissi a saperlo!

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