lunedì 25 aprile 2022

Una festa divisiva?

Per celebrare l'odierno Anniversario della liberazione d'Italia, meglio noto come Festa della Liberazione, prendo a prestito le parole del professor Guido Saraceni.

Non è vero che oggi è la festa di tutti.
Non è festa per i mafiosi, per i camorristi, per i membri delle logge massoniche deviate. Non è festa per quelli che evadono le tasse, inquinano i fiumi, costruiscono abusivamente edifici di sabbia.
Oggi non è la festa dei furbetti del cartellino, dei compagni di merende, degli imprenditori che ridono soddisfatti dopo un terremoto. Non è la festa dei politici corrotti e dei loro mille corruttori. Di chi non va a votare “tanto sono tutti uguali”.
Soprattutto, non è la festa di quelli che si professano orgogliosamente “fascisti” e tendono fieri il braccio, in segno di saluto.
Il 25 aprile è festa per chi ama questo Paese, la sua cultura, la sua arte e la sua Costituzione.
È la festa di una fragile Democrazia nata grazie al coraggioso sacrificio dei nostri avi. Rispettiamola e difendiamola, tutti i giorni.
È la cosa più bella che abbiamo, la nostra unica e preziosa speranza di un futuro migliore.

Inevitabilmente il mio pensiero va ai fratelli ucraini, che una mattina di due mesi fa si son svegliati e han trovato l'invasor.

P.S.: Per inciso, oggi la pagina satirica Socialisti Gaudenti ha condiviso lo screenshot qui sotto.

E giù commenti increduli: ma l'ha scritto davvero?! Abbastanza ovvio che no, si trattava di un fake... ma se possibile il tweet pubblicato per davvero dalla leader di Fratelli d'Italia nella giornata odierna era anche peggio.

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