sabato 2 aprile 2022

Se la vita fosse un videogioco

Questa sera ti propongo un input offertomi da un post di Francesco Lancia.

Se sapeste che, come nei videogiochi, anche nella vita vera (o come diciamo noi giovani IRL) avete tre vite, e quando ne perdete una ripartite da dei checkpoint che potete liberamente mettere voi in alcuni momenti della vostra esistenza (sapendo però che ogni checkpoint sovrascrive il precedente), cambierebbe qualcosa nel vostro modo di vivere? Cosa? Ed eventualmente come vivreste l'ultima delle tre vite?

Quesito davvero intrigante, in particolare per me che da gggiovane ero una videogiocatrice da bar abbastanza accanita... giusto un filino contorto, a tal punto che non sono certa di averlo compreso appieno, ma mi sembra un interessante spunto di riflessione. Magari provo a elaborare una risposta, anche se dubito che la condividerò qui. Se vuoi sbizzarrirti a fare lo stesso, anche senza esplicitare le tue conclusioni, fammelo sapere, se ti va! :-)

[La scritta nell'immagine recita «I videogiochi mi hanno rovinato la vita. Meno male che ho altre due vite» ;-)]

1 commento:

  1. Il problema diviene ancora più profondo all'aumentare del numero di vite: se ne avessi 100, o 1.000 o un milione di riserva come le vivresti?

    È in questa maniera che, secondo me, si apprezza l'idea del voler porre fine al ciclo delle reincarnazioni buddista...

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