Negli ultimi mesi sono venuti a mancare svariati personaggi famosi, a causa del COVID e non solo, ma quello la cui dipartita – avvenuta per una tragica ironia della sorte proprio il "giorno dei morti", che era anche il giorno del suo ottantesimo compleanno – mi ha addolorata di più è stato Gigi Proietti. Lo consideravo, e ovviamente continuo a considerarlo, non solo un artista dai molteplici straordinari talenti, ma anche una persona dalla simpatia innata e travolgente (poi non lo so, magari qualcuno nun lo poteva vede', ma a me me piaceva, e pure tanto).
La diretta del suo funerale non ho potuto seguirla perché a quell'ora lavoravo, ma ho visto numerosi estratti nei vari notiziari. Mi è rimasta particolarmente impressa l'evidente commozione del comico Enrico Brignano, uno dei tanti allievi che Proietti ha lanciato nel mondo dello spettacolo. Ma soltanto ieri sono riuscita a recuperare il video del discorso tenuto da Brignano al Globe Theatre, il teatro elisabettiano voluto dallo stesso Proietti, prima della cerimonia religiosa celebrata nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma.
Quando l'ho cercato su YouTube mi è stato suggerito quest'altro video, che mostra lo stesso Gigi Proietti nel 2003 al funerale di un altro mostro sacro della romanità, Alberto Sordi, e mi è stato chiaro che Brignano avesse voluto umilmente ispirarsi al suo inimitabile maestro.
Un altro bravissimo attore romano che ha voluto rendere omaggio a Gigi Proietti in forma di sonetto, in questo caso soltanto per iscritto, è stato Pierfrancesco Favino.
Nessun commento:
Posta un commento