Quest'oggi condivido due post che ho letto su Facebook e che sono accomunati dallo stessa tema: qualunque cosa venga fatta (o non fatta) dal governo e dalle istituzioni per fronteggiare la pandemia, non otterrà mai un consenso unanime, ma ci sarà sempre una fetta più o meno grande di popolazione che rimarrà scontenta, delusa e arrabbiata; la salute pubblica e le libertà individuali non sono mai state così in conflitto.
Il primo post è sulla pagina (del pianeta) Terra, ma è attribuito a una certa Elena Gaudiosi.
Il secondo è stato scritto da Emilio Mola.
Riguardo alla situazione attuale, il governo sta cercando di evitare per quanto possibile di imporre un lockdown rigido come quello di marzo per non penalizzare troppo l'economia e le attività in senso lato e per non esasperare ulteriormente gli italiani già provati da mesi di restrizioni, ma io temo che presto dovrà farvi ricorso. Anzi, dire che lo temo non è del tutto esatto: prima comincia il nuovo lockdown, meno dovrà durare affinché la curva dei contagi torni a livelli accettabili, e prima potremo sperare di esserne fuori.
Nessun commento:
Posta un commento