venerdì 9 novembre 2018

Una famiglia speciale

Quest'oggi sono rimasta molto colpita dalla storia del quarantenne napoletano Luca Trapanese e di sua figlia adottiva Alba, diciotto mesi; la piccola, affetta da sindrome di Down, è stata abbandonata in ospedale alla nascita e, prima di essere adottata, è stata scartata da ben sette famiglie. «No, non avevo nessuna paura di adottare un bambino disabile – racconta Trapanese in un'intervista al Corriere del MezzogiornoEra un’idea maturata in passato, con il mio compagno Eduardo, dal quale poi però mi sono separato». Ma come ha potuto Luca essendo single – oltre che gay, una caratteristica che agli occhi dei bacchettoni potrebbe deporre ulteriormente a suo sfavore – adottare una bambina? Lo racconta lui stesso: «ho fatto richiesta nel registro speciale che consente ai single di adottare in condizioni particolari». E quali sarebbero, queste condizioni particolari? Lo trovi spiegato qui:
La legge che regola l'adozione, sia nazionale che internazionale, è la 184 del 1983. L'articolo 44, che regola in qualche modo le eccezioni alla regola, (solo le coppie sposate possano adottare) dice che nei casi di rapporti stabili e duraturi tra chi vuole adottare e il bambino, in caso di grave disabilità del minore orfano e nel caso sussista l'impossibilità di un affidamento preadottivo, è possibile giudicare un single idoneo all'adozione.
Ora, a mio modo di vedere tertium non datur: o un single è sempre idoneo all'adozione – ovviamente salvo casi particolari come quelli di criminali e psicopatici – oppure non lo è mai. Va da sé che la sottoscritta propende per la prima opzione, che è anche la più logica: nessuno, almeno spero, si sognerebbe di mettere in discussione il diritto da parte di un genitore convenzionale che è rimasto da solo – o perché il partner è deceduto oppure perché se n'è andato chissà dove – a crescere la prole. L'eccezione che consente ai single di adottare «in caso di grave disabilità del minore orfano» la trovo abbastanza inquietante, e la vicenda della piccola Alba chiarisce anche perché: a me pare tanto una concessione del tipo «Visto che non si riesce a trovare una famiglia tradizionale disposta a prendersi cura di questa sfortunata creatura, allora tanto vale affidarla a un single, sempre meglio che in orfanotrofio». Mi scuso per la semplificazione forse un po' eccessiva e brusca, ma al momento di parole più pacate proprio non me ne vengono...

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