In vista della stagione turistica estiva, parecchi ristoratori hanno dichiarato di stentare a trovare personale: «I giovani non hanno voglia di lavorare, preferiscono starsene a casa a prendere il reddito di cittadinanza» potrebbe essere una sintesi delle loro lamentele. Una replica piuttosto efficace si trova in questo post di Fabio Mangiafico la cui prima stesura risale, si badi bene, a due anni fa, quando a protestare erano i balneatori e gli albergatori.
A proposito di datori di lavoro che non troverebbero dipendenti, a causa prima della diffusa pigrizia, oggi anche del pernicioso reddito di cittadinanza, volevo segnalare un dettaglio.
Se un datore di lavoro cerca personale, può fare una cosa banale: si reca al più vicino centro per l'impiego, comunica che ha bisogno di x persone, per svolgere le mansioni y, e il centro per l'impiego prende dalle liste di disoccupazione, e da quelle dei percettori di RDC, in base alle competenze professionali richieste, un elenco di candidati. Se il candidato rifiuta il posto di lavoro proposto, perde l'indennità di disoccupazione o l'RDC. Se il singolo centro per l'impiego non ha abbastanza disoccupati in lista nel suo territorio, allarga la ricerca ad altri centri, fino a trovarli.
Semplice, no?
Sapete perché non lo fanno, ad esempio, i balneari e gli albergatori o (EDIT 2020, che pare che certi geni non riescano mai a tacere) gli imprenditori agricoli o (EDIT 2021, ché le puttanate son dure a morire) i ristoratori nonostante la disperazione in cui versano non trovando dipendenti?
Perché devono dichiarare orari, CCNL di riferimento e caratteristiche del rapporto di lavoro.
E se per caso questo aspetti non sono gestiti in modo rispettoso delle norme vigenti, passando per il CPI si autodenunciano.
E dato che totalmente fessi non sono, se ne guardano bene.
Ecco tutto.
Ora basta cazzate, su 🙂
P.S.: Il titolo del post parafrasa un noto proverbio romano usato pure da Rugantino nella sua Ballata.
P.P.S.: L'immagine che apre il post vede come protagonista Khaby Lame. Può darsi che l'italiano più seguito sui social, arrivato al quarto posto della classifica mondiale dei tiktoker, non si sia ancora espresso in alcun modo sull'argomento... ma oramai è popolare a tal punto che il suo volto garantisce il successo di un meme!
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