In genere il fisico teorico Carlo Rovelli, autore delle Sette brevi lezioni di fisica da tempo in paziente attesa che io mi dedichi a loro sull'app Kindle, usa la sua pagina Facebook per condividere link ad articoli o video riguardanti la sua attività... ma tre giorni fa ha fatto un'eccezione pubblicando un post originale, del quale riporto qui di seguito la traduzione dall'inglese.
L'Italia si preoccupa perché la sua popolazione sta diminuendo. [Alcuni dati aggiornati sul calo demografico puoi trovarli qui, NdC] La Cina si preoccupa perché la sua popolazione sta diminuendo. [Io ero rimasta ferma alla cosiddetta politica del figlio unico, ma proprio l'altro giorno chiacchierando coi colleghi ho scoperto che adesso alle coppie cinesi è concesso di avere tre figli per contrastare l'invecchiamento medio degli abitanti, ed era già da qualche anno che potevano averne due, NdC] Lo stesso vale per altri Paesi. Ci sono 7,8 miliardi di esseri umani su questo pianeta. Questo sembra un numero sufficiente. Il numero medio di mammiferi in una singola specie si aggira intorno a qualche decina di migliaia. In effetti, noi umani siamo ovviamente troppi, ed è per questo che stiamo distruggendo il pianeta, e globalmente stiamo ancora crescendo di numero. Se fossimo di meno sarebbe meglio per tutti. Ci sono posti in cui la popolazione è ancora in rapida crescita. Allora, ecco una ricetta semplice: l'Italia ha perso 400mila cittadini l'anno scorso e se ne preoccupa? Soluzione semplice: accogliere 400mila immigrati. Qual è il motivo per cui questa soluzione ovviamente non è accettata? Vedo solo un'obiezione: si chiamava "La difesa della razza" in un famoso manifesto del primo fascismo italiano. Ce ne sono altre?
Immagino che la proposta di Rovelli, se i soliti noti della scena politica italiana ne venissero a conoscenza, susciterebbe la loro indignazione... e chissà, forse l'ha già fatto, ma sinceramente non mi va di verificare. Quel che mi sembra fuor di dubbio è che il post di Rovelli rappresenta un interessante spunto di riflessione sia su tutto ciò che concerne i fenomeni migratori, sia sui rischi che la sovrappopolazione del pianeta comporta per la sopravvivenza stessa della nostra specie e sulla conseguente necessità di controllare la crescita demografica soprattutto nel Terzo Mondo (ovvio che nessuno sano di mente avrebbe mai potuto auspicare che arrivasse una catastrofica pandemia a falcidiare la popolazione mondiale).
Credo che il gravissimo problema della sovrappopolazione (si stima che, di questo passo, nel 2050 saremo 10 miliardi) sia uno tra i più sottovalutati, un po' per ignoranza riguardo al fenomeno, un po' perché ci si ferma sempre al proprio orticello, ignorando il fenomeno nella sua globalità. Condivido pienamente le preoccupazioni di Rovelli, anche se temo serviranno a poco.
RispondiEliminaIo stimo che nel 2050 forse non avremo di che preoccuparci, affamati, disidratati, surriscaldati e disoccupati come saremo.. :(
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