martedì 4 maggio 2021

Di cosa ha bisogno un bambino?

«Un bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà» è uno degli slogan preferiti dai bigotti sostenitori della cosiddetta "famiglia tradizionale". I quali sorvolano abilmente sulla circostanza che in tante famiglie tradizionalissime capita che uno dei due genitori venga a mancare, o perché passa a miglior vita oppure perché "semplicemente" decide di lasciarsi alle spalle la vita di prima, e nessuno trova alcunché da ridire sul fatto che l'altro genitore continui a svolgere da solo il proprio ruolo.

Quest'oggi condivido un paio di spunti che spiegano le ragioni per cui sono assolutamente favorevole all'adozione da parte dei single.

Domenica Matteo Salvini è andato da Barbara D'Urso a sparare a zero sul Ddl Zan e a ripetere la solita solfa che un figlio ha bisogno di un padre e una madre (un discorso che peraltro col giusto e sacrosanto Ddl Zan c'entra poco o niente, ma vabbè). Gli ha risposto Luca Trapanese, padre gay e single di 44 anni che tre anni fa ha adottato una bimba con sindrome di Down abbandonata alla nascita, dopo che era stata rifiutata da sette famiglie in lista per le adozioni.

Matteo Salvini ospite a Domenica Live di Barbara d'Urso ha parlato ancora una volta di famiglia, come la intende lui e cioè quella composta da un padre e una madre, toccando anche il tema delle adozioni per le coppie omosessuali. Chi conosce la mia storia sa che non ho mai giudicato la madre naturale di Alba per averla lasciata in ospedale rinunciando al proprio ruolo genitoriale, né ho mai speso una sola parola critica sulle decine di coppie eterosessuali e idonee all’adozione che non hanno neanche voluto conoscere Alba quando sono state convocate. Alba, meravigliosa bambina con la sindrome di Down l’ho adottata io: maschio, single e gay. Aveva 30 giorni quando è arrivata a casa. Il mio è stato un Sì incondizionato. Sono stato felicissimo di stravolgere la mia vita per lei rinunciando alle mie vecchie abitudini e avendo davanti agli occhi un’unica grande luce: Alba e le sue priorità. Sono forse un santo o un eroe? Niente affatto. Sono un genitore come lo sono tutti quei papà profondamente consapevoli del loro ruolo. Alba e io conduciamo una vita – consentitemi di definirla così, anche se è una parola che non amo per niente – estremamente tradizionale. Alba ha me, ha i suoi cugini, i suoi nonni, la sua preziosissima tata ed è circondata dall’amore di tutti. È proprio questo che rende la nostra vita tradizionale: l’amore e basta che fa di Alba una bambina felice e serena. Io sono il suo insostituibile punto di riferimento e lei è il mio. È mia figlia dal primo momento che l’ho presa fra le braccia. Siamo una famiglia. Sapete, ho dovuto sopportare parole davvero pesanti alle quali non ho mai risposto: “Te l’hanno data perché non l’ha voluta nessuno… L’avrebbero data a chiunque…”. No! Non ho avuto sconti dovuti alla disabilità di Alba o al fatto che nessuna famiglia eterosessuale l’aveva scelta. Sono stato valutato dai servizi sociali e dal Tribunale dei Minori. Io sono il papà di Alba perché sono stato ritenuto idoneo ad esserlo. Vorrei dire a Matteo Salvini che alla base della famiglia non c’è il sesso delle due figure genitoriali, ma la qualità del rapporto, che significherà il miglior accudimento possibile ai figli. Caro Matteo, io e Alba saremmo felici di averti ospite a casa nostra, vorremo farti conoscere la nostra vita, ma soprattutto ci terrei a farti respirare l’atmosfera che la riempie. Sono sicuro che quando andrai via, chiudendoti la porta alle spalle, ti domanderai cosa manca alla famiglia di Luca e Alba e ti risponderai: niente.

E oggi la giornalista e autrice satirica Francesca Fornario, che ho l'inspiegabile onore di avere tra i miei amici di Facebook, ha riferito un toccante dialogo tra lei e suo figlio adottivo Denis, arrivato sei anni fa dalla Russia; a suo tempo lei raccontò la sua esperienza in un articolo dal titolo che è tutto un programma, Così sono stata adottata da mio figlio.

- Mamma, che cosa faresti se potevi andare indietro nel tempo? Ma solo in tua vita e solo un giorno.
- Uhm...scapperei di casa e andrei a un concerto dei Clash. Tu?
- Mi facevo prestare un telefono e ti scrivevo su facebook mio indirizzo così mi venivi a cercare.
Fate adottare i single.

Nei commenti al post sono rievocati alcuni degli sviluppi della vicenda, e di come tra l'altro Francesca sia stata "costretta" a sposarsi per poter adottare Denis.

In conclusione posso solo dire che secondo me non è necessariamente di una mamma e di un papà che un bambino ha bisogno per crescere bene, bensì di amore e di serenità: tutto qui. (Sì, lo so che non è mica poca roba)

1 commento:

  1. Condivido il tuo post totalmente. Leggendolo, mi è venuto in mente questo intervento televisivo di Umberto Galimberti in cui mette alla berlina l'ignoranza e l'ipocrisia di molti esponenti cattolici pro-famiglia naturale (concetto che non ha senso).

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