Ultimamente ho visto condiviso più volte su Facebook questo post pubblicato da Filippo Rossi, direttore artistico di Caffeina.
Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista dal 1972 al 1984. Giorgio Almirante, iscritto al Partito Nazionale Fascista (fino al 1943), al Partito Fascista Repubblicano (1943-45) ed al Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale (1946-1988).[L'originale è qui sulla bacheca del summenzionato Stefano Burbi]
Due personaggi estremamente diversi, due uomini agli antipodi. Non li ho mai visti insultarsi in nessun programma televisivo, né in bianco e nero né a colori. Quando l'11 giugno del 1984 morì Enrico Berlinguer, colpito da un ictus durante un comizio per le elezioni europee, Giorgio Almirante si recò in Via delle Botteghe Oscure, allora sede del PCI, dove era stata allestita la camera ardente dell'avversario di sempre (mai nemico) per rendergli un commosso omaggio e si mise in fila, lui, ex-fascista, con gli altri comunisti. Nessuno lo contestò o lo scacciò. Giancarlo Pajetta e Nilde Iotti lo riconobbero, ed affabilmente lo invitarono a seguirlo all'interno davanti alla salma dell'uomo con cui aveva avuto confronti decisi ma leali. Quando Almirante morì, il 22 maggio del 1988, gli stessi Pajetta e Iotti si recarono in via della Scrofa, sede del MSI, per ricambiare l’omaggio, circondati, da parte dei "camerati", dello stesso rispetto che i comunisti avevano riservato 4 anni prima all'uomo di destra davanti alla bara del loro segretario.
Che rimpianto di quell'uomo di sinistra, che non aveva bisogno di insultare o di demonizzare nessuno! Che rimpianto di quell'uomo di destra che rispettava chi non era dalla sua parte senza offendere e senza odiare. Che nostalgia di quegli uomini!
(Stefano Burbi)
Rievocando questi aneddoti sembra di respirare una boccata di ossigeno se si fa il confronto coi tempi odierni, in cui ci si scanna pure tra "compagni" di partito... ma ieri ci ha pensato Dario Ballini D'Amato a rileggere il tutto secondo una prospettiva ben diversa (mi sono dovuta sforzare di concentrarmi sulla sostanza per non far caso alla forma così così).
beh si effettivamente avete ragione.
sì è vero, Almirante era un criminale fascista.
si è vero, Almirante è stato fondatore e caporedattore del giornale "La difesa della razza".
si è vero, Almirante è stato un picchiatore violento tanto sotto il fascismo che sotto la repubblica.
si è vero, Almirante ha contribuito direttamente a rastrellamenti ed eccidi di partigiani.
si è vero, Almirante ha collaborato con con i tedeschi invasori e le SS.
si è vero, Almirante ha mandato personalmente ebrei a morire nei campi di concentramento.
ma signora mia... era tanto un uomo educato, rispettoso. aaaaah che uomo Almirante. Come lui non ne fanno più. aaaaaah i bei tempi andati.
...e poi salutava sempre.[Puoi trovare alcuni riscontri al riguardo su Wikipedia]
Concludo con alcune citazioni su destra e sinistra tratte da Wikiquote.
- Destra è per l'uomo, sinistra per la collettività. (Antonio Pennacchi)
- Elezioni: Il sonno è di destra, il sogno è di sinistra... Votare per una lucida insonnia. (Gesualdo Bufalino)
- Gli elettori di sinistra sono faziosi perché leggono solo libri di sinistra. Quelli di destra sono equilibrati perché non leggono niente, né libri di destra, né libri di sinistra. (Claudio Velardi)
- La rivoluzione si fa a sinistra, i soldi si fanno a destra. (Marcello Marchesi)
- Sono sempre stato convinto che essere di destra significhi difendere le opportunità di tutti, mentre essere di sinistra significhi darsi da fare perché tutti abbiano più opportunità. (Giovanni Floris)
- Una delle differenze fondamentali tra le posizioni estreme della destra e della sinistra è la seguente: nella maggior parte dei casi, la molla delle prime è l'odio, quella delle seconde è la paura. (John Lukacs)
.... quel signore tanto rispettoso ed educato, non ho fatto in tempo a "ringraziarlo" per aver contribuito al rastrellamento di mio padre (15 anni) e di mio nonno nel 1944.
RispondiElimina