mercoledì 17 luglio 2019

Addio Maestro, ci mancherai

Oggi, a un mese esatto dall'arresto cardiaco che l'aveva colpito, ci ha lasciati lo scrittore Andrea Camilleri. E sebbene la notizia non mi abbia colta affatto di sorpresa, mi sento triste e affranta quasi come se fosse venuto a mancare uno di famiglia, una specie di nonno burbero ma tanto saggio. Senza contare che stiamo parlando pur sempre dell'autore di cui ho letto di gran lunga più libri, in pratica tutti i romanzi con protagonista il commissario Montalbano; gli ultimi tre li ho comprati proprio di recente, e conto di approfittare delle prossime ferie d'agosto per leggerli, e tornare a immergermi in quello stile unico e inconfondibile, senza dubbio non esente da imperfezioni, ma avvincente come pochi.
Mi piace sperare che il Maestro abbia lasciato al suo editore Sellerio qualche altro manoscritto – si fa per dire, visto che essendo ormai praticamente cieco i testi li doveva dettare – oltre a Riccardino, l'episodio conclusivo delle avventure di Montalbano, che è pronto ormai da anni e di cui puoi leggere il primo capitolo su Vigata.org, definito da Camilleri stesso «L'unico sito legato a me e da me in parte autorizzato».
In conclusione rendo omaggio a Camilleri condividendo alcune vignette a lui dedicate su Facebook.

(questa, di Giancarlo Covino, è la prima che ho visto, e ho capito subito cos'era accaduto)
(di AntonioCabras)
(di GLMart - Giuseppe La Micela)
(di Massime Divine, che secondo me rende piuttosto bene lo stato d'animo con cui se n'è andato il Maestro, anche se mi pare che cabasisi si scriva con una b sola)

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