sabato 20 settembre 2014

Appiccia la canala siempre!

https://www.facebook.com/falceerostello/photos/a.1440355039566302.1073741828.1440349936233479/1446329885635484
[Per chi non lo sapesse, la canala (o fornacella) menzionata nel titolo del post è il braciere dalla caratteristica forma allungata ideale per la cottura degli arrosticini]
Altro che fashion blogging, di cui parlavo ieri... In realtà, come dice qualcuno che mi conosce sorprendentemente bene, la sottoscritta è senza dubbio più portata per il food blogging! ;-) E oggi prendo spunto da una notizia condivisa sulla simpaticissima – a meno che uno non sia vegano – pagina Facebook di Falce e Rostello, uno dei pochi "partiti" dalla cui parte mi schiero senza esitazioni... ;-) (Ho una mezza intenzione di "tesserarmi", scaricando il file qui, ma per i "compagni" più irriducibili ci sono addirittura le magliette) Secondo l'articolo in questione, l'EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) avrebbe stabilito che a partire dal 1° ottobre gli arrosticini dovranno chiamarsi spiedini di pecora. Stando alla mail di rettifica pubblicata successivamente in calce all'articolo originario, comunque, la notizia è del tutto infondata... e meno male! ;-) L'arrosticino non si tocca... e soprattutto, vale la pena ribadirlo ancora una volta, l'arrosticino è solo di pecora: chiamare arrosticini degli spiedini di bovino, tacchino o suino – addirittura panati, poi! :-O – è quasi un affronto per gli abruzzesi DOC. Esistono inoltre delle regole sulla quantità: un vero abruzzese non va mai sotto i venti, e comunque meno di dieci mai (per quanto mi riguarda, mi fa strano parlare di "arrosticino" al singolare...) Insomma, l'ambulante che a Rimini ne vendeva porzioni da 7 era sotto la quantità minima consentita... e non ho osato domandare di che carne fossero! ;-)

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