Ieri Aldo Grasso, cercando di spiegare il titolo della rubrica domenicale del Tg1 dedicata ai libri, Billy, ha formulato tutta una serie di ipotesi una più fantasiosa dell'altra (tra le quali l'eventualità di un riferimento alla drag queen Billy More, quella del tormentone dance del 2000 Up & Down... proprio non sapevo della sua scomparsa :-(). Da parte sua, EmmeBi ha suggerito la plausibile spiegazione che il titolo facesse riferimento al noto sistema di librerie firmato IKEA (alla faccia della pubblicità occulta... :-S), e Mantellini ha ironizzato sull'ignoranza di Grasso al riguardo. Per farla breve, oggi il critico televisivo del Corriere ha chiarito che il suo era stato semplicemente un bizzarro divertissement... e, liberi di non crederci, io l'avevo intuito subito! ;-) (Finalmente, meglio tardi che mai, ho scoperto anche perché ai tempi di Gianni Riotta quella rubrica si chiamava Benjamin)
Update del 25 novembre 2010 (anche in questo caso, meglio tardi che mai, no? ;-) Il fatto è che avevo il link da parte nei Segnalibri, ma soltanto oggi mi è venuto in mente di inserirlo): il Tg1, nella persona di Marco Frittella, ha replicato rivendicando l'approccio divulgativo scelto contro lo snobismo, ma non mi ha affatto convinta, tutt'altro... :-/
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