mercoledì 27 agosto 2025

In un modo o nell'altro, passerà alla storia

Fra gli spunti che, complici ferie e vacanze, avevo lasciato indietro, ma che meritano di essere recuperati, ce ne sono un paio relativi al ponte sullo Stretto di Messina, il cui progetto definitivo è stato approvato all'inizio del mese. Il primo è un post del geologo Mario Tozzi...

Si possono costruire ponti nelle regioni più sismiche della Terra, però bisogna studiarle bene. Nel caso dello stretto di Messina, nel progetto esecutivo, manca un caratterizzazione del campo deformativo di superficie e delle faglie sottomarine. Ci vorrebbe uno studio mesostrutturale ad hoc, non solo la raccolta della letteratura esistente. E ci dovrebbero essere una relazione ufficiale riconosciuta dell'INGV come istituto e una del CNR e dell'ENEA. Che non ci sono. Faglie appena ristudiate, come quella di Palmi, andrebbero caratterizzate con studi ad hoc. Di questo non vi è traccia.
Si possono costruire ponti nelle regioni più sismiche della Terra, ma se il contesto costruito non è adeguato antisismicamente, un ponte che rimane in piedi dopo un terremoto unirebbe due cimiteri.
Si possono costruire ponti nelle regioni più sismiche della Terra, ma la ferrovia non passa in quelli più lunghi. Siamo sicuri che qui l'alta velocità passerebbe e non scopriremo, all'ultimo, che non si può fare?

... e il secondo è un breve video che mostra l'opinione al riguardo di Pif, uno dei – tanti?, pochi? – siciliani che non fanno esattamente i salti di gioia all'idea.

@the_video_hub03

La mangiatoia sullo Stretto di Messina…geniale Pif!!!

♬ suono originale - The Video Hub

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