Tornando sull'argomento "balneatori che fanno il bello e il cattivo tempo (salvo poi piangere miseria quando la gente diserta i loro stabilimenti)", sono all'ordine del giorno le notizie di persone che denunciano abusi di vario genere subiti da qualche gestore. Ad esempio, a Monopoli a una mamma è stato consentito "a titolo di cortesia" di portare in spiaggia un panino senza glutine per il suo bambino celiaco, ma non anche per l'altro figlio senza intolleranze.
Ora, la domanda è: ma il gestore di un lido ha il diritto di impormi di consumare solo cibo acquistato (a peso d'oro) presso il suo stabilimento? E la risposta è: no che non ce l'ha!
A questo proposito, capita a fagiuolo un post pubblicato su LinkedIn da Factanza Media. Questa è la premessa.
Ma quindi posso o non posso portare la peperonata da casa per pranzare in spiaggia?” Tranquilli, potete.
Ogni anno, in estate ci troviamo ad affrontare una serie di regole e divieti, posti - almeno in teoria - per rendere più sicura e serena la nostra permanenza al mare, o per tutelare l’ambiente che ci sta ospitando.
Tuttavia, c’è un gran confusione su cosa si possa realmente fare. Per comprendere meglio, è necessario non soltanto fare affidamento su quelle che sono le disposizioni nazionali, ma anche regionali, comunali e, a volte, sui divieti imposti dalla Capitaneria locale o dagli stessi stabilimenti in cui si stanno trascorrendo le proprie vacanze.
Semplificando: ciò che può essere consentito in una spiaggia, può non esserlo da un’altra parte.
Ci sono però dei divieti che non reggono, indipendentemente dal luogo in cui siamo. Tra questi, il divieto di poter transitare sulla spiaggia di un lido privato, o di attraversarla per raggiungere la battigia o fare il bagno in quell’area.
Ancora, è piuttosto comune vietare alle persone di portarsi del cibo da casa e consumarlo in spiaggia, specie nei lidi. Ciò è assolutamente infondato e, anzi, non sono altro che divieti imposti da alcuni gestori dei lidi, che però sono essi stessi illegittimi.
Essere a conoscenza di queste informazioni è fondamentale per poter vivere serenamente le proprie vacanze, facendo valere i propri diritti e quelli altrui. Al contempo, ci sono volte in cui i divieti e le regole non intervengono e a subentrare sono il rispetto e il buon senso.
Quindi, nella leggerezza, dovremmo agire in modo consapevole e rispettoso: verso di noi, del luogo in cui siamo e degli altri.
E, soprattutto, dobbiamo ricordarci di lasciare quel posto bello che abbiamo scelto così com’è, senza devastarlo.
E questa è la trascrizione del testo contenuto nelle immagini.
BREVE GUIDA PER FAR VALERE I TUOI DIRITTI IN SPIAGGIA
Come rispondere se ti dicono «In questo stabilimento è vietato portarsi il cibo da casa: puoi mangiare solo al bar o al ristorante»
Assolutamente no, in base alla legge io posso mangiare quello che voglio sotto l'ombrellone. La tua concessione vale per la spiaggia, non hai alcun monopolio sulla ristorazione.
Piccolo alert: bisogna fare attenzione (anche nelle spiagge libere) a non invadere gli spazi altrui, facendo tavolate, picnic o consumando i cibi ai tavoli di bar e ristoranti.
Come rispondere se ti dicono «È vietato prendere il sole in topless»
Mi dispiace, ma non mi risulta: non c'è alcun divieto al riguardo, anche perché stare in topless non è considerato contrario alla "pubblica decenza", né un "atto osceno". Per esserlo, dovrebbe essere accompagnato da una connotazione sessuale. Non lo dico io, lo dice la Cassazione.
Fonte: Brocardi
Come rispondere se ti dicono «È vietato fare sport» (pallavolo, calcio...)
Mmm.. sicuro? Al momento, non c'è un regolamento nazionale che lo vieti, e non mi sembra che ci sia in questo comune*. In ogni caso, appena avrò finito, smonterò il campo che ho creato!
* il Comune o la Capitaneria di porto possono imporre dei divieti a livello locale.
Come rispondere se ti dicono «Ehi, non puoi metterti qui: non lo vedi che ho lasciato l'ombrellone in spiaggia per non perdere il posto?»
Mi dispiace, ma lasciare l'ombrellone in spiaggia per un periodo di tempo prolungato implica occupare illegalmente il demanio pubblico. Quindi non solo non puoi impedirmi di mettermi qui, ma hai appena commesso un illecito.
Come rispondere se ti dicono «È vietato ascoltare musica e cantare»
Ma non è vero, starò però attent* a non disturbare.
P.S. Se invece vuoi fare un party in spiaggia, per riprodurre musica registrata hai bisogno dell'autorizzazione della SIAE.
Come rispondere se ti dicono «Sto raccogliendo conchiglie e questa bella sabbia da portare come souvenir in spiaggia»
Mi dispiace, ma non si possono portare via né le conchiglie, né la sabbia: facendolo, contribuisci al danneggiamento dell'ambiente (e rischi anche di andare incontro a sanzioni).
Come rispondere se ti dicono «Andiamo a fare un falò in spiaggia, dormendo in tenda direttamente lì?»
Mi piacerebbe molto, ma non lo possiamo fare.
AD AGOSTO, SI SA, VOGLIAMO ESSERE TUTTI PIU SPENSIERATI.
Il fatto, pero, è che, a volte, ci sono delle regole da rispettare.
Altre volte, invece, vengono imposti dei divieti che non esistono.
Informarsi ed essere a conoscenza dei nostri diritti e doveri è importante, sia per poter vivere al meglio le nostre vacanze nel rispetto dell'ambiente che ci circonda, sia per tutelare noi stessi e gli altri.

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