giovedì 12 dicembre 2019

La perfezione non esiste

È trascorsa ormai una ventina d'anni da quando la showgirl spagnola Vanessa Incontrada si è stabilita in Italia, suo Paese d'origine. I primi tempi ha lavorato come modella e indossatrice, poi la sua spigliatezza le ha aperto le porte del mondo dello spettacolo in qualità di conduttrice e attrice.
Nel 2008 la sua vita cambia (in tutti i sensi... e visti i rotolini di ciccia che mi ritrovo sui fianchi credo che un po' d'ironia posso pure permettermela): ha un figlio dal suo compagno – anche se lei lo considera suo marito – dopodiché non riacquisterà più la linea di un tempo. Magari il suo metabolismo non la favorisce, più probabilmente non le importa granché di mettersi a stecchetto per perdere peso... fatto sta che dopo il parto abbiamo visto una Vanessa senz'altro più formosa di quella che ricordavamo
Per quanto mi riguarda la trovo assai più affascinante con le sue nuove forme... ma non tutti la pensano allo stesso modo, anzi: poiché gli standard di bellezza femminile oggigiorno richiedono che la donna debba essere magra per forza – mentre i maschi hanno dalla loro l'adagio "omo de panza, omo de sostanza" – sulla Incontrada piovono critiche da tutte le parti, dalla stampa ai social (poi li vorrei proprio vedere, tutti questi hater, quanto sono belli).
Venerdì scorso Vanessa, nel corso del programma televisivo 20 anni che siamo italiani da lei condotto assieme a Gigi D'Alessio, si è esibita in un monologo davvero coinvolgente e pieno di trasporto. Ecco il video...



... e la relativa trascrizione.
La perfezione non esiste, e so che non dico una grande novità. Ma io lo voglio dire. Lo voglio gridare, lo voglio urlare. LA PERFEZIONE NON ESISTE! Magari l'avessero detto prima a me, sapete?
Bisognerebbe inserirla tra i primi insegnamenti che ci danno: lavati le mani prima di mangiare, non dire le parolacce... e la perfezione non esiste. Sai quanto tempo ho perso a cercarla?
È come in amore, no? Io pensavo di dover essere perfetta per trovare l'uomo della mia vita, per piacergli, perché si innamorasse di me. Alla fine ho trovato un uomo molto speciale, lui, mio marito, Rossano, che mi ha detto una cosa che mi ha fatto mooolto ragionare: «Devi sorridere per i tuoi difetti». Ed è vero. E si è preso il pacchetto intero: pregi e difetti. E io ho fatto la stessa cosa con lui... o almeno ci stiamo provando, ecco.
A volte vorrei parlare alla Vanessa di vent'anni fa e darle un piccolo consiglio: «Vane, smetti di voler essere diversa da quello che sei, perché tanto la perfezione non esiste!».
Io volevo, sapete, diventare ciò che non sono: un po' più così [mima "alta", NdC], un po' più cosà [mima "magra", NdC]... Tutti mi volevano diversa, tutti. Ma tutti chi?
Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticandomi di essere felice, perché pensavo di essere sbagliata agli occhi degli altri.
Se fossi nata negli anni '30 o negli anni '50, quando il modello femminile era morbido, sarei stata perfetta; però vivo nel Duemila, e avere le forme è ritenuto sbagliato. E per questo io dovrei vergognarmi?! Pensate se fossi nata in Colombia: a questo punto magari potevo essere la musa di Botero. Anzi, maestro, se mi sta guardando, sono qui, a sua completa disposizione!
Adesso riesco a sorridere, ma non è stato sempre così, perché a volte le critiche feriscono; partono da un cellulare e arrivano dritte allo stomaco. E quando vai in giro sai che dietro le facce che incontri per strada, al supermercato o davanti la scuola potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata. Ma in realtà quel "tutti" non esiste: esistono le persone. Ad alcuni puoi piacere, ad altri no. Ma va bene così, perché la perfezione non esiste: conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi nello specchio.
Beh, io sono molto orgogliosa di quello che vedo. A volte mi piaccio, altre volte no. Ma voglio bene alla persona che ho di fronte, e penso che è importante circondarsi delle persone che ci vogliono bene per quello che siamo, e che ci spingono ad essere noi stessi. Perché tanto, nella vita, la perfezione non esiste!
Proprio sul finale la voce di Vanessa si è incrinata per l'emozione – assolutamente autentica, nessun dubbio al riguardo – mentre il pubblico la applaudiva con entusiasmo. E io guardandola da casa avrei quasi voluto attraversare lo schermo per abbracciarla...
P.S. personale: dopo una vita trascorsa a sentirmi più o meno sbagliata, ho avuto la fortuna di incontrare un uomo che mi ama e mi apprezza così come sono, con i miei (innumerevoli) pregi e i miei (trascurabili) difetti... ;-) e la cosa è reciproca. Di sicuro questo aiuta molto; ma se l'accettazione di noi stessi non partisse dal profondo del nostro essere, sarebbe qualcosa di ben fragile e privo di fondamenta...

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