lunedì 14 gennaio 2019

Sicuro di bere vegano?

Ieri ero da mia madre, e a pranzo abbiamo bevuto del buon vino novello marchigiano che sull'etichetta si proclamava "bio-vegano". La dicitura mi ha incuriosita, dal momento che l'uva dalla quale si ricava qualunque vino non è certo di origine animale, quindi ho condiviso la foto su Facebook in cerca di chiarimenti, che poco dopo sono arrivati. Tra l'altro un mio "facciamico" mi ha linkato un articolo dal titolo Is wine vegan? (Il vino è vegano?), tratto dal sito dell'associazione animalista PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), del quale riporto qui di seguito la traduzione.
La maggioranza delle persone ignora che il vino, sebbene ottenuto da uve, potrebbe essere stato fatto usando prodotti di derivazione animale. Durante il processo di vinificazione, il liquido viene filtrato attraverso sostanze chiamate "agenti chiarificanti". Questo processo viene utilizzato per rimuovere proteine, lievito, torbidezza, sapori sgradevoli e coloranti, e altre particelle organiche. Gli agenti chiarificanti di derivazione animale usati nella produzione del vino includono sangue e midollo osseo, caseina (proteina ​​del latte), chitina (fibra da gusci di crostacei), albume d'uovo (derivato dai bianchi d'uovo), olio di pesce, gelatina (proteina ottenuta dall'ebolizione di parti di animali) e colla di pesce (gelatina delle membrane della vescica dei pesci).
Fortunatamente ci sono diversi agenti chiarificanti comuni che sono "animal-friendly" e utilizzati per fare vino vegano. Carbonio, bentonite, calcare, caolinite, caseina vegetale, gel di silice e placche vegetali sono tutte alternative valide.
Ho altresì scoperto che i vegani non consumano bevande contenenti il colorante E 120, anche detto cocciniglia proprio perché ricavato dall'omonimo insetto.
Per non contrariare nessuno, preferisco evitare ogni commento in un senso o nell'altro... ;-)

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