martedì 8 gennaio 2019

Potrebbe averlo scritto ieri

L'unico libro che ho letto in vita mia del mio illustre concittadino Ennio Flaiano – in effetti nacque come racconto satirico di fantascienza, dal quale venne in seguito tratta una commedia teatrale – è stato Un marziano a Roma, alle scuole medie... e me lo ricordo assai poco, forse perché non ero abbastanza matura, o forse troppo svagata per apprezzarlo a quell'età. In questi giorni, però, due miei "facciamici" hanno condiviso altrettante citazioni sorprendentemente attuali tratte dal Diario degli errori pubblicato nel 1976, e mi è venuta una gran voglia di leggerlo.
La prima è evidenziata in questa immagine...

Ma il sale di una civiltà sono i vagabondi. Quando essi godono il rispetto che si deve al più debole è segno che il rispetto per le altre libertà funziona.
... mentre l'altra è
Manca un'ora all'anno nuovo. Le voci della televisione, gli scoppi dei petardi, le grida dei vicini. Si uccide l'anno vecchio. Ma io non credo che un anno possa essere ucciso. La borsa dell'acqua calda sullo sterno, che mi duole per la bronchite. Non andrò in nessuna festa. Mi è impossibile divertirmi. Sono offeso da come va il mondo - dalla volgarità delle masse. In Italia: Canzonissima, Sanremo, campionato di calcio, la macchina nuova, nient'altro.

Nessun commento:

Posta un commento