domenica 1 luglio 2007

Romanzi

Le tre "serie letterarie" che sto seguendo non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra.

  • Montalbano. Ho cominciato a seguire le vicende del commissario di Vigàta qualche anno fa, leggendo un romanzo che non era il primo della serie. Superato lo scoglio del linguaggio (Camilleri fa largo uso di parole in dialetto siciliano, forse un po' stereotipate ma non proprio comprensibilissime), la storia narrata mi ha conquistata, tanto che ho voluto leggere anche gli arretrati ed in seguito non mi sono persa nessuno dei nuovi libri usciti. Proprio l'altro giorno ho terminato il romanzo più recente, "La pista di sabbia", che ho trovato un po' deludente e ripetitivo; il libro va avanti fin quasi alla fine con un ritmo abbastanza lento e noioso, per poi concludersi con un capitolo piuttosto complicato, in cui vengono tirate le fila di tutte le vicende narrate. Se a questo punto qualcuno mi chiedesse perché mi ostino a leggere le avventure di Montalbano, non saprei bene cosa rispondere... Probabilmente perché in qualche modo mi sono affezionata al personaggio, con i suoi difetti, le sue debolezze, il suo modo non sempre impeccabile di condurre le indagini e le sue recenti crisi di mezza età. Di Camilleri ho letto anche un libro della sua produzione "extra-montalbaniana", ma non mi è piaciuto e mi sono fermata lì.

  • Harry Potter. Ebbene sì, lo ammetto: sono anch'io caduta vittima di una delle più grosse operazioni commerciali mai intraprese nel mondo della comunicazione. Le avventure del maghetto mi hanno conquistata, tanto che ho letto tutti i libri e visto tutti i film usciti finora. A luglio usciranno il quinto film, "Harry Potter e l'Ordine della Fenice", e il settimo ed ultimo libro della serie, "Harry Potter and the Deathly Hallows", in inglese (chissà come tradurranno il titolo in italiano). Due anni fa, non volendo aspettare l'uscita della versione italiana, "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" lo comprai e lo lessi in lingua originale, e fu un esercizio utile e neanche tanto impegnativo, ma questa volta preferisco evitare... Quel che è certo è che, successivamente all'uscita del libro in inglese, non saprò resistere alla tentazione di leggere gli spoiler su Internet! Qualche informazione circola già: un pirata informatico, che sostiene di essere stato ispirato dalle parole di Papa Ratzinger (il quale sosteneva che i libri di Harry Potter inducono i giovani al neo-paganesimo... mah), afferma di essere penetrato nei computer della casa editrice e di aver sottratto il testo dell'ultimo romanzo, rendendo disponibili alcune anticipazioni che potete leggere qui. Chissà se sono vere...? Nella versione italiana del sito dell'autrice non ho letto nessuna smentita al riguardo. (Aggiornamento: Una smentita non ufficiale ma molto circostanziata l'ho poi trovata qui)

  • I love shopping. Perché io mi sia appassionata alle vicende della "shopaholic" (come viene definita in lingua originale), è uno dei più grossi misteri della mia persona. Di sicuro non posso identificarmi con l'ossessione di Becky Bloomwood per lo shopping... ma, non foss'altro che per il divertimento di scoprire in quali guai spettacolari riesce a cacciarsi il personaggio, continuo a leggere i romanzi brillanti scritti da Sophie Kinsella. Per scoprire cosa avrà mai potuto combinare Becky nell'ultimo, "I love shopping per il baby" (ebbene sì, al termine del romanzo precedente si scopriva che era incinta), aspetterò che esca in edizione economica e più compatta: anche le dimensioni sono importanti, perché non so più dove metterli, i libri! Comunque il romanzo della Kinsella che mi è piaciuto di più è "Sai tenere un segreto?", che non fa parte della serie di "I love shopping".

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