L'altro giorno il giornalista Enrico Mentana ha segnalato su Instagram un video fake realizzato a scopo di truffa usando come esche lui e il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, ai quali con l'ausilio dell'intelligenza artificiale venivano fatte cantare le lodi di una fantomatica app "regalata" da Elon Musk a tutti gli italiani e in grado di effettuare autonomamente transazioni sul mercato azionario con un tasso di successo elevatissimo per "sconfiggere la povertà". In effetti l'atteggiamento insolitamente sobrio e misurato di De Luca poteva destare qualche sospetto! ;-) Comunque, qui ci sono un po' di consigli su come riconoscere i video fatti con l'intelligenza artificiale; purtroppo è prevedibile che, con il progredire delle tecnologie, essi diverranno via via più realistici e quindi sarà sempre più facile cascarci.
A quanto pare lo stesso miliardario sudafricano è protagonista di video deepfake usati nelle frodi che riguardano le criptovalute. Il fatto che Elon Musk finora non sembri essersi granché preoccupato di contrastare le fake news sui social network, compreso il "suo" Twitter (mi rifiuto di chiamarlo in quell'altro modo ;-) ), è stato preso di mira in questo articolo pubblicato sul sito satirico The Shovel.
Elon Musk, morto all'età di 52 anni, afferma che non c'è bisogno di leggi sulla disinformazione
Il miliardario Elon Musk, trovato morto nella sua casa la scorsa notte, afferma che non è compito dei social network stabilire cosa è vero o no.
Il proprietario di Tesla e X, che si ritiene sia morto per overdose di eroina mentre guardava porno con animali, ha affermato che avrebbe combattuto qualsiasi tentativo di fermare la diffusione della disinformazione sulla sua piattaforma.
La polizia ha rivelato che Musk, il quale afferma che spetta al pubblico decidere cosa è vero o no, stava combattendo contro le accuse di incesto al momento della sua morte.
Il suo funerale si terrà la prossima settimana.
P.S.: L'immagine del "baby Elon" che apre il post è uno screenshot tratto da questo video; non proprio l'applicazione più preoccupante che si possa immaginare della tecnica dei deepfake.
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