venerdì 1 marzo 2024

Quando la sfiga non vuole mollare

Ieri mi prefiguravo una giornata campale... e lo è stata persino più del previsto. Per movimentare ulteriormente il tutto, a metà pomeriggio un collega guardando fuori dalla finestra si è accorto che la mia auto aveva una gomma a terra, ed è venuto a riferirmelo. Sotto una fastidiosa pioggerellina, con l'aiuto di un gruppetto di baldi e volenterosi colleghi – aiuto si fa per dire visto che hanno fatto tutto loro, io non avrei saputo proprio da che parte cominciare, non avevo neppure idea di dove fosse il cric :-/ – la ruota di scorta è stata montata; quella sgonfia dovrebbe aver ceduto a causa di un chiodo, e quindi non è da escludere che sia possibile ripararla senza bisogno di sostituirla.

Quando sono tornata alla mia postazione, a peggiorare ulteriormente il mio umore sono state le chiacchiere tra il mio responsabile e una collega assunta di recente circa le "gesta" delle rispettive figlie. Un argomento al quale sono diventata ipersensibile da quando ho saputo con ragionevole certezza che io mamma non potrò esserlo mai più. Comunque la conferma definitiva me la darà la visita ginecologica che ho prenotato stasera. Controllando la mia agenda mi sono accorta che è in programma proprio il giorno successivo al concerto dei Depeche Mode per cui ho preso i biglietti mesi fa.

Volendo vedere il tutto in chiave metaforica, sarà una sorta di transizione tra la giovinezza – vabbè che i Depeche non sono proprio "di primo pelo", ma andare ai concerti di quel genere mi viene spontaneo considerarla una cosa da gggiovani – e la vecchiaia, ovvero la sentenza irrevocabile della mia sterilità. :'-(

Decisamente questo 2024, iniziato malissimo con un furto che mi ha spezzato il cuore, non sta proseguendo nel migliore dei modi.

Vabbè, adesso vado a dormire, ché domattina mi tocca la visita dal gommista...

4 commenti:

  1. Comunque ho letto da qualche parte che le coppie senza figli sono complessivamente più felici... ;-)

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  2. Beh, se è una statistica, non la trovo di particolare conforto. Mi sa che l'unico commento sensato è "dipende". Conosco persone con figli che non immaginerebbero la loro vita senza, altre che di figli hanno scelto di non averne e non hanno alcun rimpianto. Io non ho mai escluso a priori tale eventualità, anche se avevo la sensazione di non esserci portata (la stessa che provo per la maggior parte delle cose che imparo a fare da zero, in effetti). Immagino che avere un figlio sia uno di quei cambiamenti che rivoluzionano di più la vita in assoluto, e il fatto è che non esiste nessuno al mondo a cui poter chiedere un parere definitivo perché ha vissuto entrambe le esperienze, quella di avere figli e quella di non averne (nell'arco dell'intera esistenza, perché ovviamente nessuno è genitore prima di diventarlo ;-) ).

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    1. Hai ragione sul "dipende". Comunque non credo fosse una statistica ma una ricerca che considerava e pesava l'autovalutazione della propria felicità.

      Il succo che se ne deve trarre è che avere figli non implica la felicità. I genitori sono geneticamente programmati per dimenticare le problematiche causate dai figli e concentrarsi sulle innegabili soddisfazioni/gioie che possono dare...

      Il "succo succo" è invece il "dipende" che dici tu... ;-)

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    2. Figurati che oggi pomeriggio sono andata in coffee break con il resto del team non tanto per prendere il caffè, quanto per svagarmi un po' visto che avevo le meningi in fiamme. A un certo punto il suddetto responsabile se ne esce dicendo (scherzosamente) che stanotte sua figlia l'avrebbe strozzata perché non l'ha lasciato dormire in pace, salvo poi precisare che la ama tantissimo. Altro argomento di conversazione, i problemi di vista e di udito che peggiorano con l'età (io sono la più anziana del gruppo, anche se forse non tutti ne sono consapevoli visto che i miei anni me li porto splendidamente ;-) ).
      Mi sa che d'ora in poi la pausa la faccio per conto mio...

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