Negli ultimi giorni si è diffuso in maniera virale un video che mostra l'attuale Dalai Lama, la massima autorità religiosa e politica del buddismo tibetano, mentre chiede a un bambino di "succhiargli la lingua"; lo scalpore è stato tale che lo stesso Tenzin Gyatso, o chi per lui, si è sentito in dovere di porgere le sue scuse. Segnalo comunque un paio di post, scritti dalla traduttrice Laura Scarmoncin – della quale vale la pena di leggere anche un commento successivo – e da Piero Verni, che dovrebbero aiutare a ridimensionare e contestualizzare l'accaduto. Tra l'altro il video che è circolato di più online sembra proprio montato ad arte per suscitare il maggior livello di indignazione possibile; le riprese originali puoi vederle qui a partire dal minuto 15:15 circa.
Colgo l'occasione per rispolverare un paio di articoli che espongono due punti di vista opposti sui genitori che baciano in bocca i propri figli: Invece di giudicare chi bacia i propri figli sulla bocca smettiamola di essere ottusi e sessuofobici, e Baci in bocca ai figli, perché non si devono dare: il parere della psicologa. Oh, chiamami sessuofobica e persino ottusa, ma la mia opinione in proposito viene rispecchiata dal secondo assai più che dal primo: il bacio sulla bocca sono abituata a vederlo come un'interazione di natura erotica, non certo come una manifestazione di amore tra genitore e figlio. Oltretutto i miei non si sarebbero mai permessi di esprimere il loro affetto nei confronti di noi figlie in quel modo. Ma anche in questo caso, la cultura e l'educazione non sono qualcosa di universale.
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