Si è concluso ieri sera il settantatreesimo Festival di Sanremo. Come previsto ha vinto Marco Mengoni, il quale ha interpretato in modo impeccabile Due vite, un brano tecnicamente impegnativo anche se forse non destinato a diventare un classico. Mi è dispiaciuto che Tananai sia stato scavalcato in classifica da Lazza, Mr. Rain e soprattutto da Ultimo... anche se mi pare già tanto che il cantautore romano non sia arrivato secondo insidiando addirittura il primo posto di Mengoni. Comunque non mi scandalizza il fatto che tra i primi cinque classificati non ci fosse neanche una donna: Giorgia, sulla quale puntavo parecchio a tal punto da averla scelta come capitana al FantaSanremo, si è rivelata deludente, riguardo a Madame, andrò in controtendenza, ma proprio nun me piace, Elodie è stata brava ma non eccezionale... L'unica donna che presentava un brano davvero di mio gradimento era California dei Coma_Cose, premiati per il miglior testo.
Ma ora basta parlare di Sanremo 2023: facciamo un tuffo nel passato. Un caso fortuito ha voluto che di recente la sottoscritta abbia avuto il piacere di entrare in contatto su Facebook con Veronica Ventavoli, la quale aveva partecipato a Sanremo 2005 con il brano L'immaginario, che ricordavo benissimo. Per curiosità sono andata a vedere che fine avessero fatto gli altri partecipanti a quell'edizione... ed ho scoperto con sgomento che Enrico Boccadoro, interprete di Dov'è la terra capitano che raccontava speranze e delusioni dei migranti, è scomparso nel 2017 all'età di soli 42 anni.
A proposito di emozioni, nel guardare questa interpretazione della splendida No potho reposare da parte di Andrea Parodi, il quale di lì a un mese sarebbe morto di tumore, mi sono prima venuti i brividi, poi alla fine sono scoppiata in un pianto dirotto. Straziante! :'-(
[Cosa c'entra con Sanremo? Beh, Parodi era una delle voci dei Tazenda, i quali avevano riscosso un gran successo a Sanremo 1991 insieme a Pierangelo Bertoli con Spunta la luna dal monte, irresistibile mix di lingua italiana e sarda. Piccola nota dal sapore amaro: nel testo c'erano i versi «tue n'dhas solu chimbantunu/ma paren' chent' annos», tu ne hai solo cinquantuno ma sembrano cento anni. E 51 anni è l'età che aveva Parodi quando è morto nel 2006]
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