Modestia a parte, ritengo di avere una dimestichezza superiore alla media coi numeri. Eppure devo ammettere che, prima di leggere questo post di .mau., non avevo mai sentito parlare della cosiddetta "regola del tre" (o magari sì, ma avevo rimosso che si chiamasse così). Eppure l'ho applicata chissà quante volte, sia nel risolvere problemi a scuola sia nella vita di tutti i giorni...
La regola del tre semplice (che può essere diretto e inverso) è quella che permette ad esempio di calcolare quanti metri di muro sono costruiti da un muratore in 15 ore, se sappiamo che in 6 ore ne costruisce 4 metri.
[Risposta: 10 metri]
Nella regola del tre composto, d'altra parte, le grandezze in gioco sono più di due. Mi sembra più esplicativo questo esempio riportato nella pagina cross-multiplication della Wikipedia inglese: se 6 muratori possono costruire 8 case in 100 giorni, quanti giorni impiegherebbero 10 muratori per costruire 20 case alla stessa velocità?
[Risposta: 150 giorni]
E niente, non si finisce mai di imparare. O perlomeno, di vedere con occhi nuovi cose che avevo sempre affrontato con un altro approccio!
Per l'occasione ho scoperto che esiste una regola del tre pure in programmazione, con cui ho a che fare pressoché quotidianamente. E poi nell'ambito della scrittura, della gestione del tempo, della sopravvivenza, del public speaking... e chissà cos'altro?
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