venerdì 18 febbraio 2022

Non lasciarti "bruciare"!

Anche questa settimana ho raggiunto l'obiettivo a cui puntavo fin da lunedì: arrivare a venerdì! :-P

A parte gli scherzi, lo stress lavoro correlato – come veniva chiamato, rifacendosi alla terminologia introdotta nel testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (per gli "amici" D.Lgs. 81/2008) nel corso dedicato alla sicurezza sul lavoro che ho seguito mesi fa in modalità e-learning – lo sento eccome. E rincorro sempre questi due giorni di (relativo) riposo come un miraggio via via più vicino, ma non faccio in tempo ad afferrarlo che già si dilegua.

Colgo l'occasione per riportare il post pubblicato su LinkedIn da Domenica Georgia Lucchese, in cerca di un impiego come psicologa, sul famigerato burnout, una parola che letteralmente evoca fuoco e fiamme. Ma vediamo di cosa si tratta nella pratica.

Burn-out
Molti studiosi affermano che il Burn-out va inteso non solo come sintomo di sofferenza individuale, ma anche come un problema di natura sociale. Il lavoro modella il modo in cui le persone interagiscono tra di loro e il modo in cui ricoprono la propria mansione. Quando l'ambiente di lavoro non riconosce l'aspetto umano del lavoro, il rischio di burnout aumenta. Il Burn-out si propaga in maniera altalenante dall'utenza all'équipe, da un membro dell'équipe all'altro e dall'équipe agli utenti e può riguardare quindi l'intera organizzazione.
Caratteristiche:
  • Deterioramento progressivo dell'impegno nei confronti del lavoro
  • Deterioramento delle emozioni. Sentimenti positivi come l'entusiasmo e la motivazione vengono sostituiti da rabbia, ansia e depressione.
  • Un problema di adattamento tra la persona e il lavoro.

E questo è il testo riportato nelle immagini che lo accompagnano.

Burn-out
La sindrome da esaurimento emotivo
Cos'è il Burn-out?
Di origine anglosassone, la parola "burn-out" si riferisce al crollo, all'esaurimento, ovvero una situazione con altissimi livelli di stress. È una sindrome di esaurimento emotivo, di depersonalizzazione, che può manifestarsi in tutte le professioni con implicazioni relazionali molto accentuate.
Cause
Il Burn-out può nascere dal bisogno di difendersi dalle condizioni di stress lavorativo, come l'essere a contatto costante con le esigenze delle persone. Quindi le cause possono essere:
  • sovraccarico di lavoro
  • mancanza di controllo
  • gratificazioni insufficienti
  • crollo del senso di appartenenza
  • assenza di equità
  • valori contrastanti
  • scarsa remunerazione
Cosa fare praticamente?
Dobbiamo lavorare sia sul piano individuale sia sul piano organizzativo. In primo luogo deve subentrare un professionista competente in materia che: 
  • possa fornire strumenti cognitivi,
  • favorire una comprensione/consapevolezza del problema,
  • aiutare a comprendere le relazioni esistenti tra le varie sfere della vita e modificare il comportamento e gli atteggiamenti in coerenza con quanto acquisito.
Prevenzione
Il modo migliore per prevenire il Burn-out è sicuramente puntare sulla promozione dell'impegno nel lavoro. Ciò consiste nel ridurre gli aspetti negativi e aumentare quelli positivi. Si deve sostenere i lavoratori, permettendo loro di affermarsi tra i loro colleghi, lasciando loro dell'autonomia nelle decisioni da prendere ed offrendo loro un'organizzazione del lavoro chiara e coerente.
E quando è troppo tardi?
L'unica cura è introdurre un cambiamento radicale nella vita lavorativa. Può essere necessario un periodo di psicoterapia.

Ed ecco che capita a fagiuolo il cosiddetto "bonus psicologo"...

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