mercoledì 21 luglio 2021

"Cari" no-vax, a casa adesso restateci voi!

In attesa che il Governo decida il da farsi riguardo al Green Pass – nel frattempo è già disponibile l'app per verificarli, l'ho appena provata e funziona perfettamente – condivido qualche altro spunto a tema.

L'odierno post del professor Guido Saraceni.

I no-vax paragonano il green pass alle discriminazioni nazi-fasciste nei confronti degli ebrei[Il meme che apre il post è opera mia, ed è ispirato proprio a un delirio del genere raccontato da una "facciamica", NdC]
Oltre ad essere parecchio offensivo, questo parallelismo dimostra che non hanno compreso davvero nulla della situazione che stiamo vivendo.
Gli ebrei, gli omosessuali, le persone con disabilità e i rom furono infatti discriminati, torturarti e uccisi, semplicemente perché esistevano.
Ai non vaccinati chiediamo invece l’immenso sacrificio di non andare ai concerti o in discoteca, evitando assembramenti – lo facciamo per combattere il dilagare di una pandemia.
1) Chi possiede il green pass ha minori possibilità di contrarre il virus e dunque di trasmetterlo (basterebbe questo dato statistico a giustificare un trattamento differenziato); 2) Nel raro caso in cui un vaccinato contragga il virus ha possibilità minime di finire in terapia intensiva – e dunque di affollare gli ospedali, arrecando un danno all’intera comunità 3) pur essendo infettato e infettivo, il vaccinato evita che il virus replichi, impedendo la genesi di varianti più pericolose e aggressive.
Questi tre motivi giustificano un trattamento differenziato in ragione di ciò che le persone decidono di fare o non fare per tutelare se stesse e la comunità in cui vivono.
Cari no-vax, più facile di così ci sono solo i disegnini da colorare, cercate almeno di restare nei bordi 😉
21.7.2021
Il green pass non implica un privilegio per pochi, ma un beneficio per tutti.

I manifesti tramite i quali la regione Liguria invita i cittadini a vaccinarsi.

Una vignetta di ElleKappa, condivisa da Sergio Staino sul suo blog, che invita a riflettere sulle ragioni per cui siamo ancora in attesa del selfie post-vaccino pubblicato da un certo individuo che sui social è solito condividere qualunque momento della sua vita. [Io che con lui ho in comune la residenza in Lombardia, e mi auguro nient'altro, so con certezza che, se solo avesse voluto vaccinarsi, almeno la prima dose l'avrebbe gia ricevuta]

Infine, un tweet che a ben vedere risale a quattro anni fa, ma oggi risulta più attuale che mai.

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