Riassunto delle puntate precedenti del caso Feltri-Boldrini.
- Qualche giorno fa sul quotidiano Libero (di spararne di ogni) viene pubblicato un articolo di Vittorio Feltri sul caso Genovese. Una roba di una volgarità e un sessismo imbarazzanti. In sostanza l'autore dà a intendere che la diciottenne che accusa l'imprenditore di stupro se la sia cercata, anzi magari sotto sotto le sarà pure piaciuto.
- Giovedì l'onorevole Laura Boldrini racconta su Facebook che aveva scritto un intervento per il blog dell'HuffPost in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, ma che il direttore della testata, Mattia Feltri, non ne ha autorizzato la pubblicazione, perché chiamava in causa Vittorio Feltri, suo padre, in merito all'articolo summenzionato.
- Il giorno stesso Mattia Feltri risponde alla Boldrini rivendicando la sua scelta; le aveva chiesto di omettere il riferimento a suo padre, ma lei ha rifiutato, e così lui ha deciso di esercitare le sue prerogative di direttore cestinando il testo.
- Laura Boldrini condivide su Facebook l'intervento incriminato. Cosa avrà mai scritto di così "spiacevole" su Feltri senior? Ecco il paragrafo in questione: «Ed è parte, grande, del problema, rispetto a cui il ruolo dell’informazione è centrale. E mi riferisco polemicamente a quei giornali che fanno di misoginia e sessismo la propria cifra. Cosa dire del resto dell’intervento di ieri di Feltri su Libero, in cui si attribuiva la responsabilità dello stupro non all’imprenditore Genovese ma alla ragazza diciottenne vittima?».
- Mattia Feltri ritorna sulla faccenda più diffusamente... ma è inutile, non mi convince.
- Carlo Verna, presidente dell'Ordine dei Giornalisti, pubblica una presa di posizione contro Mattia Feltri scritta talmente male che quasi quasi verrebbe voglia di parteggiare per Feltri junior... se solo non avessi letto le parole della Boldrini riportate al punto 4, trovandole giuste e sacrosante nonché assolutamente equilibrate.
- Laura Boldrini replica all'ultimo intervento di Mattia Feltri.
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