lunedì 20 aprile 2020

Piuttosto che dirlo sbagliato...

Soprattutto da quando abito in Lombardia, persino durante le videocall di lavoro in queste settimane di smart working, mi capita di dover sentire spesso l'espressione piuttosto che usata con valore disgiuntivo... ma mi limito a scuotere il capo sconsolata – tanto nessuno può vedermi, dal momento che ho la webcam quasi sempre spenta ;-) – resistendo alla tentazione di atteggiarmi a maestrina. Come spiegato alla perfezione sul sito dell'Accademia della Crusca, «se quest'ennesima novità lessicale è da respingere fermamente non è soltanto perché essa è in contrasto con la tradizione grammaticale della nostra lingua e con la storia stessa del sintagma (a partire dalle premesse etimologiche); la ragione più seria sta nel fatto che un piuttosto che abusivamente equiparato a o può creare ambiguità sostanziali nella comunicazione, può insomma compromettere la funzione fondamentale del linguaggio». In parole povere, alla lunga nun ce se capisce più gnente! ;-)
Poiché la spiegazione della Crusca potrebbe risultare vagamente pedante, da circa un mese noi aspiranti grammarnazi abbiamo a disposizione un'"arma" assai più accattivante ed efficace: un video di CARTONI MORTI citato dalla stessa Accademia della Crusca sulla sua pagina Facebook. Facciamolo diventare virale! :-)


[A pensarci bene, di questi tempi l'aggettivo "virale" suona abbastanza inopportuno...]

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