lunedì 29 aprile 2019

Gli spoiler? Mi fanno un baffo!

Il 14 aprile scorso è cominciata l'ottava e ultima stagione di Game of Thrones – in italiano si intitolerebbe Il Trono di Spade, ma non sei un vero fan se non la guardi in prima visione assoluta in lingua originale ;-) – e il successivo 24 aprile è uscito nelle sale italiane Avengers: Endgame, il ventiduesimo film del Marvel Cinematic Universe. Io non ho mai visto manco mezzo episodio del Trono di Spade, e la mia frequentazione dell'universo Marvel è ferma a qualche anno fa, quando forse vidi giusto il primo Iron Man col fighissimo Robert Downey Jr. (che comunque preferisco di gran lunga nei panni di Sherlock Holmes). Per questo, adesso che sui social non si parla d'altro, mi sento così emarginata... ;-)
Macché, in realtà mi limito ad osservare atteggiamenti che non esito a definire fanatici – non a caso fan è l'abbreviazione di fanatic – con un sano e divertito distacco.
Comunque sta di fatto che sui social si parla di qualunque aspetto attinente agli show, dai check-in fatti al cinema per comunicare al mondo che è finalmente arrivato il Momento Tanto Atteso fino alla sveglia puntata alle tre meno cinque di notte per non perdersi l'inizio dell'episodio di GoT... di tutto tranne della sostanza, ovvero della trama. Eggià, l'incubo di ogni vero fan che si rispetti è lo spoiler: non sia mai che qualcuno si lasci scappare qualche indiscrezione sulla puntata/film che devi ancora vedere, ti rovinerebbe – spoiler viene appunto dal verbo to spoil, rovinare – tutto il divertimento!
Io di fissazioni ne ho diverse, ma questa mi è del tutto estranea. Posso riconoscere che, se prima di guardare Il sesto senso qualcuno mi avesse spifferato che ***** ****** ***** ***'****** *** ****, non me lo sarei goduto nello stesso modo, trattandosi di un film che punta tantissimo su quel particolare colpo di scena. Ma, almeno dal mio soggettivo e distaccato punto di vista, a rendere appassionanti i film di supereroi e le serie fantasy è altro: la spettacolarità, gli effetti speciali... E se davvero fossi interessata a seguirli, dubito che rinuncerei a farlo solamente perché per sbaglio sono venuta a sapere che Tizio passa a miglior vita, tanto per fare un esempio. Comunque rispetto chi la pensa in modo diverso, e mai e poi mai mi sognerei di assumere il ruolo dell'"infame che spoilera" (anche perché, se lo spoiler arriva alle orecchie di qualche pazzo scatenato tipo questi, è a rischio la stessa incolumità del malcapitato). Il fatto è che questa fobia degli spoiler mi sembra esagerata, ecco.
Tanto per fare un paio di esempi tratti dalla mia esperienza personale...
  • Ai tempi della sitcom Friends la Rai trasmetteva gli episodi doppiati in italiano diversi mesi dopo la prima messa in onda negli USA; ebbene, difficilmente ne guardavo uno senza aver letto prima i riassunti in inglese disponibili online. È vero che il punto forte di Friends non era la suspense, comunque i colpi di scena escogitati dagli sceneggiatori me li sono "auto-spoilerati" tutti... e mi sono divertita lo stesso, anzi forse anche di più! :-)
  • Il 25 aprile scorso ho assistito al concerto di un ensemble di fiati che celebrava l'anniversario della Liberazione. Dopo l'Inno di Mameli e un medley di canzoni partigiane – Fischia il vento e l'immancabile Bella ciao – è stata la volta di due brani tratti da colonne sonore: La vita è bella, dall'omonimo film premio Oscar di Roberto Benigni... e un altro che avevo già sentito chissà quante volte, ma non ricordavo né a quale film appartenesse né chi l'avesse composto. Grazie ai potenti mezzi offerti dalla Rete, in qualche modo sono arrivata alla soluzione: trattavasi di Gabriel's Oboe, dalla colonna sonora di Mission composta dal nostro grande Ennio Morricone. Qui c'è lo spezzone del film che lo contiene, e qui l'esecuzione orchestrale. Ebbene, cos'è che ho fatto io? Non avendo mai visto quel film, sono andata a leggere la trama su Wikipedia e ho deciso che a distanza di oltre trent'anni dall'uscita questa lacuna va colmata. Un altro caso di "self-spoiler"! ;-)

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