mercoledì 11 luglio 2018

L'attualità secondo @diodeglizilla

Questa sera mi sento piuttosto provata... perciò mi limiterò a copincollare alcuni tweet recenti – tralasciando quelli con allegati link o immagini nonché gli innumerevoli retweet – pubblicati da @diodeglizilla che ritengo rappresentino con un acume notevole la situazione attuale nel nostro Paese.
Per me dovrebbero tutti partecipare al #Pride, anche solo per egoismo, perché una società che non rispetta le minoranze prima o poi troverà il modo di inserire in una qualche minoranza anche te.
“Vogliamo arginare il traffico di essere umani dall’Africa, questa indecente importazione di schiavi” = “Mi danno fastidio i neri che mi chiedono l’elemosina mentre faccio shopping in centro”
Alla fine le regole del M5S sono semplici: dici una cosa vagamente sensata? Parli per te stesso. Spari una cazzata apocalittica da annali del ritardo cognitivo? Genio, santo subito, premier ad interim, il partito è coeso, e allora il PD.
Io mi chiedo come sarà visto questo periodo fra 50 anni. Anche oggi ci sono alcuni, per fortuna pochi, che dicono “Quando c’era lui almeno i treni partivano in orario”. Forse i nostalgici diranno “Quando c’era Di Maio non dovevi preoccuparti di usare correttamente i congiuntivi”.
Io non ci credo che c’è gente contenta di questo governo. Per me sono solo così orgogliosi che pur di non dire “ho fatto una cazzata” fingono di approvare il continuo inapprovabile.
“L’ho votato perché è proprio l’uomo della strada, uno come noi, potrebbe essere il mio vicino di casa”. Ma chi cazzo vuole farsi governare dal mio vicino di casa?! Uno che non sa prendere le decisioni giuste alle assemblee condominiali, figuriamoci al governo.
Io ve lo dico, vi fotte l’arroganza. L’idea che al governo “ci sia uno come voi” e che questo sia un bene anziché un disastro è figlia della tendenza a sopravvalutarsi. Siamo mediocri. C’è gente eccellente, ma sono pochi. E non ne fa parte Di Maio.
Io dico solo basta con questa idea di merda del governo del popolo. Io voglio vedere delle élite che sono culturalmente e intellettualmente anni luce davanti a me prendere decisioni che manco capisco ma che fanno bene a me, all’Italia, all’economia, al mondo.
Chiarisco: non sto parlando di una fantomatica entità astratta nota come “élite” scelta da Dio che si passa la carica per via ereditaria. Intendevo solo dire che magari le persone dovrebbero smetterla di votare in base a “mi dà fiducia perché mi ricorda proprio il mio macellaio”
“Chiudiamo i porti” “BRAVISSIMI, È QUELLO CHE AVREI FATTO ANCHE IO!” Ma il fatto che dei politici attuino le stesse politiche che faresti tu che sei un elettrauto non ti fa sorgere un minimo il sospetto che siano, magari, delle puttanate? Chiedo.
Raga, rispetto per la morte, ma fino a ieri pomeriggio dicevamo “film di Vanzina” per dire “film di merda” e oggi vedo girare tweet per cui sembra che nel cinema italiano Carlo Vanzina fosse secondo solo a Fellini. Dai, su.
Sintetizzando le ultime 48 ore di Twitte: “Se riesci ad arrivare a fine mese e non vivi sotto un ponte devi anche desiderare che dei bambini muoiano affogati in mare altrimenti verrai definito ‘radical chic’ che non sappiamo bene cosa significhi ma l’ha detto la Meloni”.
Ok.
MA PERCHÉ, ERA MEGLIO IL PD?!
Sì, minchia, e pure tipo un milione di volte. Era meno peggio persino Berlusconi.
P.S.: Non ho potuto fare a meno di notare che nel suo caso – ma non sempre è così, anzi – il raddoppio del numero di caratteri disponibili per ciascun tweet da 140 a 280 è stato decisamente un bene...

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