giovedì 22 giugno 2017

Reinventiamo la ruota

Il testo del problema 1 della seconda prova dell'esame di maturità al liceo scientifico, dedicata come di consueto alla matematica, comincia così [si ringrazia Tgcom24, anche per i watermark discreti e per nulla invadenti ;-)].

Si può pedalare agevolmente su una bicicletta a ruote quadrate? [Qualche spiritosone che evidentemente non è mai stato a Pescara o Montesilvano ha osservato su Twitter: come no... sulle strade di Roma! ;-) NdC] A New York, al MoMath-Museum of Mathematics [io qui una virgola ce l'avrei messa, NdC] si può fare, in uno dei padiglioni dedicati al divertimento matematico. È però necessario che il profilo della pedana su cui il lato della ruota può scorrere soddisfi alcuni requisiti.
Segue qualche altra premessa e poi quattro quesiti; particolarmente interessante il terzo, che chiede di verificare che il valore dell'ordinata del centro della ruota si mantiene costante durante il moto, pertanto al ciclista sembra di muoversi su una superficie piana.
Non so come avrei reagito se per ipotesi la maturità scientifica avessi dovuto darla quest'anno – riguardo alla prova d'italiano di ieri, invece, nessun dubbio: saggio breve di ambito tecnico-scientifico tutta la vita! :-) – e mi fossi trovata davanti questo tema. Forse potendo scegliere avrei optato per il problema 2, più familiare... o magari avrei accettato la sfida della bicicletta con le ruote quadrate che, bisogna ammetterlo, è sfiziosa. Comunque qui non troverai neanche l'ombra di una traccia di svolgimento perché, eh eh, ho già dato! ;-) Mi limiterò a condividere una GIF animata tratta dalla pagina Un Teorema di Gauss per ogni occasione...


... e un video che mostra il veicolo menzionato nel testo del problema – in effetti si tratta di un triciclo – in movimento su una speciale pedana circolare.


Nella home page del sito del museo c'è una foto che mostra come persino il divo Jeremy Irons, accompagnato dal suo cane Smudge, si sia fatto un giretto là sopra. Per quanto visitare gli States non mi attiri particolarmente, se mai dovessi capitare nella Grande Mela un salto al MoMath intendo farlo di sicuro!

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