Il termine bug è oramai talmente diffuso nella nostra lingua che pure il dizionario Sabatini Coletti lo riporta, definendolo come un «Errore nella progettazione o nella realizzazione di un programma» (sinonimo: baco).
Secondo Wikipedia, «il termine bug nel senso di problema tecnico è stato usato almeno dal 1870: è citato in questo senso in una lettera di Edison del 1878, probabilmente questo uso del termine è di origine scozzese».
Ho trovato qui un frammento della missiva in questione.
It has been just so in all of my inventions. The first step is an intuition, and comes with a burst, then difficulties arise -- this thing gives out and [it is] then that "Bugs" -- as such little faults and difficulties are called -- show themselves and months of intense watching, study and labor are requisite before commercial success or failure is certainly reached.Provando a tradurre...
È stato proprio così in tutte le mie scoperte. Il primo passo è un'intuizione che colpisce come un'esplosione, poi sorgono difficoltà, la cosa si esaurisce ed è allora che si presentano i bug – è così che vengono chiamati piccoli difetti e difficoltà – e sono necessari mesi di intensa osservazione, di studio e di lavoro prima che si raggiunga con certezza il successo o il fallimento commerciale.[Ma tu guarda, in quest'occasione ho scoperto che Edison brevettò sì un enorme numero di invenzioni, ma non fu lui a inventare la lampadina, contrariamente a ciò che si pensa di solito]
Comunque il termine bug non ha soltanto un'accezione metaforica! :-) Sempre dalla summenzionata pagina di Wikipedia...
L'uso del termine bug, che in inglese indica genericamente un piccolo insetto, è legato ad un curioso aneddoto risalente ai tempi pionieristici dell'informatica: il 9 settembre 1947 il tenente Hopper ed il suo gruppo stavano cercando la causa del malfunzionamento di un computer Mark II quando, con stupore, si accorsero che una falena si era incastrata tra i circuiti. Dopo aver rimosso l'insetto (alle ore 15.45), il tenente incollò la falena rimossa sul registro del computer e annotò: «1545. Relay #70 Panel F (moth) in relay. First actual case of bug being found». Questo registro è conservato presso lo Smithsonian National Museum of American History.Lo storico insetto in questione è stato anche immortalato: puoi "ammirarne" la fotografia nel brano che ho linkato sopra e che riassume la storia dei bug e del debugging.
[Lo spunto di stasera lo devo a un post scritto l'anno scorso da Paolo Attivissimo in occasione del cinquantenario del linguaggio COBOL, "figlio" della suddetta Grace Murray Hopper... e l'ho trovato troppo interessante per poter rinunciare ad approfondirlo almeno un po'. Se all'epoca avessi usato il tumblr con l'assiduità di oggi, probabilmente me la sarei cavata con un semplice e tempestivo link, e invece... meglio tardi che mai, giusto? ;-)]
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