Giorni fa si è parlato della "miracolosa" apparizione della sagoma di Papa Wojtyla tra le fiamme di un falò acceso in Polonia durante una veglia di preghiera organizzata in occasione del secondo anniversario della sua morte. Ad accorgersene è stato un operaio che aveva scattato delle foto come la seguente.
Per quanto mi riguarda non escludo che alcuni fenomeni siano attribuibili esclusivamente ad un intervento divino, ma il caso in esame mi sembra un tipico esempio di pareidolia: la tendenza innata, da parte delle persone, a scorgere schemi ordinati e familiari nel disordine. Paolo Attivissimo ne ha fornito una spiegazione dettagliata in questa pagina, mentre in questo post riportava una recente notizia sull'argomento.
Si sa che la forma delle fiamme può cambiare completamente da un istante all'altro: se fossero state scattate dieci foto al secondo di quel falò, chissà che cosa si sarebbe potuto individuare. Il fatto è che molta gente non sa vivere la propria fede in una dimensione puramente spirituale, ma per sostenerla ha bisogno di credere in manifestazioni tangibili dell'ultraterreno, e magari di affidarsi all'intercessione di persone appartenenti alla sua stessa epoca ed al suo stesso contesto sociale (si pensi alla recente beatificazione di cinquecento martiri spagnoli uccisi fra il 1934 e il 1937, che tante polemiche ha suscitato).
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