L'odierna giornata di campionato è stata funestata da un evento tragico accaduto questa mattina in un'area di servizio sull'autostrada A1. C'è stato uno scontro fra tifosi della Lazio, in viaggio verso Milano per assistere alla partita con l'Inter, e della Juventus, diretti verso Parma. Gabriele Sandri, un tifoso laziale ventiseienne, è morto colpito da un proiettile accidentalmente partito dalla pistola di un agente della Polizia stradale presente sul posto. Per intervenire in situazioni di questo tipo senza fare del male a nessuno, probabilmente, ci vorrebbe un sangue freddo che purtroppo la maggior parte degli esseri umani non possiede. Il fatto veramente inconcepibile è che risse del genere continuino a verificarsi! Non capisco perché così tanta gente non riesca a "vivere" il calcio come un semplice divertimento, ma soltanto come una vera e propria questione di vita o di morte.
Faccio un esempio personale. In questo blog ho parlato varie volte del mio tifo per la Juve, ed ho anche accennato al fatto che non nutro particolari simpatie per il Milan. La settimana scorsa mi sono recata in un campo vicino casa per assistere a una partita, ed ho incontrato una mia collega che mi ha chiesto se fossi appassionata di calcio. Io le ho risposto: "Beh, sì, sono juventina da una vita". E lei ha replicato: "Ah, no, io invece sono milanista". Fine della discussione. Fossimo state due scalmanate, forse avremmo finito per accapigliarci. Perché in certi individui (quasi esclusivamente maschi) il calcio scatena certi istinti primordiali? Nel corso dell'odierna puntata di Quelli che il calcio e..., svoltasi in tono minore e conclusasi anzitempo, un giornalista ha raccontato che a Bergamo i tifosi dell'Atalanta e quelli del Milan si erano alleati, come non era mai successo prima, per attaccare le forze dell'ordine. Incredibile!
La partita Inter-Lazio è stata rinviata a data da destinarsi, e le altre gare sono iniziate con 10 minuti di ritardo ed il lutto al braccio dei giocatori. Ma a questo punto mi chiedo se non sia arrivato il momento di dire basta, e di sospendere a data da destinarsi l'intero campionato. Il fatto è che, purtroppo, ci sono troppi soldi ed interessi che gravitano attorno all'industria del calcio...
Nessuna tristezza per quel ragazzo
RispondiEliminala prossima volta ci pensava prima di andare a fare l animale da rissa : |
quanta ipocrisia uff
e si, è sempre una questione di soldi, è l ' era del dio denaro
Non sono d'accordo con te. Se non ho capito male il ragazzo, quando è stato colpito, non stava menando le mani ma era tranquillamente seduto nella sua macchina... e se anche non fosse così, non avrebbe certo meritato di morire in quel modo!
RispondiElimina@MorteCosmica: lasciti dire che sei una grande co***one
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