Questo post meriterebbe un tag teatro... ma, poiché tale forma d'arte è un genere che purtroppo frequento poco, non mi sembra il caso di creare una categoria apposita. Stasera si parla di teatro, comunque.
L'altro giorno, mentre girovagavo in un centro commerciale, ho scoperto che erano in vendita delle confezioni dvd + libro de Gli ultimi saranno ultimi, con Paola Cortellesi. Sapendo che quello spettacolo teatrale aveva ottenuto recensioni entusiastiche, ho deciso di acquistare una confezione, e l'altra sera ho guardato il dvd.
Paola è bravissima come sempre, non c'è che dire: pensate che dall'inizio alla fine in scena c'è soltanto lei, che interpreta tutti i personaggi (donne, uomini e trans di varia provenienza geografica) senza ricorrere ad alcun artificio o costume di scena, anzi indossando per tutto il tempo gli stessi semplicissimi vestiti: una maglia e un paio di pantaloni. Solamente leggendo i titoli di coda ho scoperto che erano addirittura firmati Prada; vabbe' che è notoriamente una griffe minimalista, ma... personalmente ritengo che alcuni degli abiti che ho dismesso in vita mia fossero in condizioni migliori!
Grande Paola, insomma... ma lo spettacolo in sé non mi è piaciuto tanto. Il ruolo attorno al quale ruota tutta la sceneggiatura, quello della precaria incinta Colacci Luciana, ha un suo perché: eccome se ce l'ha! Ma ho avuto l'impressione che gli altri personaggi siano stati inseriti quasi esclusivamente per dare modo all'attrice di esibire il suo indubbio talento e la sua poliedricità; in altre parole, affinché le si potesse dire "Ammazza, quanto sei brava!". Forse, quando avrò letto il testo della pièce sul libricino allegato e capito le parole che Paola, nella foga dell'interpretazione, non scandiva perfettamente, riuscirò ad apprezzare anche le sfumature...
Nessun commento:
Posta un commento