Negli ultimi tempi i Contenuti Zero hanno pubblicato un po' di reel divertenti della serie "Se i morti potessero parlare". Particolarmente degno di nota quello dedicato a una categoria di persone che chiunque frequenti i social network dovrebbe conoscere fin troppo bene: il commentatore seriale.
Qui giace un commentatore che ha passato la vita a commentare sotto i post di chiunque, premendo rabbiosamente i tasti del suo telefono, convinto che a qualcuno davvero interessasse il suo punto di vista sulla politica estera, l'utilizzo dell'autotune, la deriva autoritaria. A volte ricevevo un "mi piace". Quando erano più di dieci, era come una festa nel mio cervello: sentivo che il mio commento aveva cambiato decisamente le sorti del dibattito. Quando erano più di venti, ero certo che la mia opinione aveva costretto le Nazioni Unite a convocare un'assemblea straordinaria per valutare come muoversi alla luce del mio ultimo commento. Ma poi, anno dopo anno, mi sono accorto che i miei commenti non incidevano davvero sul corso della storia: spesso scrivevo "Stop alla guerra", ma il giorno dopo scoprivo che la guerra andava avanti comunque. Solo ora che sono morto ho capito che io non volevo esprimere un'opinione, io volevo soltanto qualche cuoricino, e che era inutile litigare con chi non la pensava come me: anche loro volevano soltanto qualche cuoricino. Per cui smettete di litigare: non lo fate perché ci credete, lo fate solo perché volete un abbraccio. Sentitevi liberi di commentare.
Faccio notare che il reel è stato pubblicato il 31 gennaio, diversi giorni prima che i Coma Cose eseguissero per la prima volta, sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, la loro Cuoricini... :-)
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