venerdì 21 febbraio 2025

Il caro vecchio telefono a disco

Niente post, ieri: non appena sono rientrata a casa dal lavoro ho avuto giusto il tempo di dare da mangiare ai gatti e mettere l'auto in garage (rigorosamente in quest'ordine, per non rischiare che i mici affamati si intrufolassero senza che io me ne accorgessi e rimanessero chiusi dentro), nemmeno di cambiarmi, che subito son dovuta uscire di nuovo per assistere a Tuttorial, lo show degli Oblivion incentrato sui vari aspetti del "mestiere più antico del mondo" – che non è quello al quale stai pensando, ma quasi ;-) – accompagnati dalle note de L'ombelico del mondo di Jovanotti. Che dire, non è la prima volta che vedo esibirsi dal vivo gli Oblivion, ma li trovo sempre più bravi, e mi sono divertita da morire!!! :-D Peccato che non abbiano proposto le parodie delle canzoni dell'ultimo Sanremo – hanno già in repertorio i Coma Cose, Giorgia e Achille Lauro – ma solo alcune risalenti ai festival precedenti.

Tra gli innumerevoli argomenti toccati nell'ora e mezza abbondante di show dal quintetto bolognese, uno dei primi è stato il telefono, che al giorno d'oggi è diventato per molti una sorta di inseparabile appendice e interferisce pure coi rapporti interpersonali («Un divano e due telefoni è la tomba dell'amore», per citare i summenzionati Coma Cose). Colgo l'occasione per condividere un paio di immagini che rimandano all'epoca in cui i telefoni cellulari non esistevano ancora, e «Ero fuori casa» era una ragione più che valida per non rispondere alle chiamate.

Con il moltiplicarsi delle fotocamere posteriori, il retro degli smartphone ricorda sempre di più il caro vecchio telefono a disco. :-)

Non per vantarmi, ma ero vivo quando potevi SBATTERE GIÙ il telefono per riattaccare in faccia a qualcuno. Era spettacolare.

Mi sa che io non l'ho mai fatto... Che spreco! ;-)

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